Più veloce della luce, la Sicilia targata Crocetta ha messo in campo un disegno di legge che lascia l’Italia reazionaria a bocca aperta e forse i siciliani con le tasche ancora più vuote. Il primo disegno di legge firmato Crocetta è difatti il manifesto ideologico dell’estremismo civile di certa bella società e vuole offrire il reddito minimo alle coppie, a tutte le coppie e difatti non si parla di marito e moglie o maschio e femmina, ma più semplicemente e pericolosamente di generalissimo “nucleo di convivenza”.
Se fosse approvata questa legge, determinerebbe una accelerazione per l’istituzionalizzazione delle coppie di fatto e lo farebbe nel modo più paradossale possibile, perché l’Italia non ha ancora riconosciuto ufficialità giuridica alle coppie di fatto e la Sicilia, la supererebbe, garantendo un aiuto a fondo perduto, attraverso l’elargizione di un gruzzolo mensile. I primi a temere questa legge, sono i tantissimi genitori che già hanno chiuse a chiave le figlie, perché temano che questo sussidio al “nucleo di convivenza” si tradurrà in un’impennata di “fuitine”.
Chi fermerebbe più i giovani senza arte ne parte dallo scappare dalle famiglie? Ci saranno comunità post sessantottine e “fuitine” di gruppo, perché il “nucleo di convivenza” è formula elastica e non è detto che debba applicarsi solo alle coppie, anche i trii, avranno perciò il loro malloppo mensile e lo offrirà Crocetta. E i solipsisti, poveracci, loro saranno discriminati perché un single non rappresenta un “nucleo di convivenza”, consigliamo perciò un emendamento per inserire anche loro tra gli aventi diritto alla pentola piena di monetine d’oro. Solo coloro che non superano la cifra della “soglia di povertà” avranno diritto; ma avete visto quanti in Sicilia dichiarano di trovarsi sotto questa soglia? Ma c’è di più, perché il reddito non sarà a beneficio dei soli siciliani, perché a Crocetta piace piacere e quindi reddito per tutti i cittadini italiani che dimostreranno di risiedere in Sicilia da almeno 12 mesi.
Venisse approvata questa misura, la Sicilia non dovrebbe più temere solo gli sbarchi dal Nord Africa, ché ci sarebbe un esodo di disoccupati da tutte le regioni d’Italia e lo Stretto di Messina sarebbe intasato come un’autostrada a ferragosto e dopo 12 mesi di vagabondaggio anche loro avrebbero in tasca un assegnino al mese. Però non abbiamo fin adesso considerato i lati migliori di una legge così geniale; in fondo la Regione stipendierebbe gli innamorati e la Sicilia sarebbe così l’Isola di Venere.
Certo l’aumento delle malattie veneree sarebbe messo in conto della sanità pubblica! Ovviamente per concepire una legge così all’avanguardia, Crocetta avrà fatto i suoi calcoli ed avrà trovato che in ogni giardino di Sicilia si nasconde un tesoro sepolto e lui avrà le mappe per dissotterrarli, altrimenti non si capisce come una proposta così dispendiosa potesse saltare fuori. E quindi cari miei, eravamo ricchi e non lo sapevamo. Intanto, uno come Don Fortunato di Noto, s’è visto tagliare i fondi per l’Associazione Meter, che quotidianamente, combatte contro la piaga schifosa della pedofilia.