"Il governo regionale, con il suo commissario, sta ostacolando quanto deliberato anche dall'Assemblea regionale, cercando di impedire, nonostante la disponibilità delle risorse finanziarie, che vada avanti la gestione pubblica del servizio idrico". L'Ato: "Somme già trasferite". Amap: "Non è vero".

Il commissario replica alla Prestigiacomo: "Giungono lamentele da varie Amministrazioni Comunali che riferiscono di un servizio non efficiente sui territori e di inadempienze contrattuali".

"Ato avrebbe dovuto predisporre un piano di rientro per il debito con Enel fino al 18 maggio, ma niente di tutto questo è stato fatto. Mi sento presa in giro dalla Regione e dall’Ato, siamo stati abbandonati, è una vergogna che solo in Sicilia può accadere”. L'Ato: "Nessun abbandono".

La partecipata del comune di Palermo si farà carico dei 202 lavoratori.

In Gazzetta ufficiale è stata intanto pubblicata la Finanziaria, che prevede 6,4 milioni di euro per lo start up.

“Oggi abbiamo trasmesso all’Amap l’atto di affidamento temporaneo e provvisorio per la gestione del servizio nel territorio di 35 comuni ex Aps", dice il commissario dell'Ato Munafò.

La Regione ha scritto che la responsabilità del servizio è dei comuni, ma Lapunzina (Cefalù) replica: "Non abbiamo mai avuto le reti, gli oneri non sono a carico nostro. Prima di firmare vogliamo chiarimenti".

Il bando della curatela è andato deserto: dopo l'ufficialità, il consiglio dovrà modificare statuto e contratto della partecipata. Il sindaco: "Se serviremo tutti i comuni, serviranno altri operai".

Domani nuovo incontro tra il comune di Palermo e gli altri comuni della Provincia, in attesa della risposta della curatela fallimentare. Ecco cosa prevede il nuovo accordo sindacale.

Intervista al sindaco di Cefalù che fa il punto sulla vertenza, che sembra prossima alla svolta.

L'accordo propone una riduzione da full-time a part-time per il personale impiegatizio (circa 70 dipendenti), del 10 per cento per il secondo e terzo livello fino al 40 per cento per il settimo e l’ottavo livello.

Sindaci e sindacati premono perché Orlando rilevi il servizio, l'azienda scrive: "Non a queste condizioni".

La partecipata, l'Ato e i comuni avrebbero trovato una soluzione che consentirebbe l'affidamento del servizio e la non restituzione delle somme regionali.

I sindacati chiedono risposte all'Amap, ma dal Comune tutto tace. Il tempo è già scaduto.

Non c'è ancora l'accordo tra l'Amap e la Regione. I sindacati sono in sit-in a piazza Indipendenza.