Secondo i supremi giudici, i pubblici ministeri hanno avuto ragione a chiedere gli arresti domiciliari per Guido Ferrante, agente del Reparto mobile di Palermo, poi scarcerato dal Riesame. Avrebbe suggerito ad un commerciante di corso Calatafimi di "mettersi a posto" con Michele Armanno e Giuseppe Zizo, poi arrestati. Erano loro a gestire le estorsioni nella zona.