La pena più alta, 21 anni, è stata comminata al capomafia del quartiere Kalsa Luigi Abbate, detto "Gino U Mitra". La sentenza è stata emessa dai giudici della terza sezione del tribunale, che hanno condannato gli imputati a risarcire le associazioni antiracket costituitesi parte civile. Risarcimento anche per la società Fratelli La Bufala.