I Guttadauro, padre e figlio, pedinati fino a Misilmeri

Nelle carte dell'inchiesta ci sono i nomi di nobili, avvocati e di un deputato della Camera

Padre e figlio pedinati dai carabinieri del Ros

Dialoghi che scottano, intercettazioni, finanziamenti e Palermo...

I verbali dei pentiti mettono a nudo i voti raccolti dai galoppini di Cosa nostra

Cosa hanno registrato i carabinieri durante gli appostamenti

Colpito il vertice del mandamento palermitano di Brancaccio: il valore è di circa seicentomila euro

Il gelese pedinato nella Capitale. Discuteva con un dirigente regionale dell'incontro con "uno della combriccola" del sindaco Raggi.

Giacono Vaccaro è stato il braccio operativo del capomafia di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro.

Il team siciliano sarà impegnato nel secondo round del Campionato Italiano Pista Autostoriche.

Alla vigilia della sentenza che lo ha portato in carcere, Mimmo Miceli ha rilasciato un'ultima intervista da uomo libero al mensile “S”, in edicola da lunedì: nella conversazione, l'ex assessore racconta i suoi rapporti con Totò Cuffaro, Giuseppe Guttadauro e gli altri politici.

Intervista al procuratore nazionale antimafia: "Giuseppe Guttadauro voleva influenzare e sfruttare l'impegno di alcuni grandi cronisti per mettere in piedi una campagna garantista che finisse per agevolare gli interessi di Cosa Nostra. Così si è creata l'immagine del 'mafioso buono'"

Processo da rifare per il maresciallo ed ex deputato regionale Antonio Borzacchelli (nella foto). Avrebbe ottenuto sotto minaccia una villa dall'ex manager della sanità bagherese, Michele Aiello. Era stato condannato a otto anni.