La Guardia di Finanza ha scovato, nella zona industriale di Catania, una stazione di servizio clandestina capace di rifornire automezzi e grossi contenitori.

Ben 5 le persone coinvolte nell’organizzazione: per loro è scattata la denuncia a piede libero e dovranno rispondere dell’accusa di ricettazione.

La ricostruzione della Procura non ha passato il vaglio del Tribunale. La vicenda di politica e alta finanza dell'era Cuffaro, a fine luglio, fu descritta come la più grande truffa mai subita dalla Regione Siciliana. Tra gli indagati, i consulenti finanziari siciliani Marcello Massinelli e Fulvio Reina. Così i giudici hanno motivato la decisione.

Blitz della Guardia di Finanza nei locali dell'assessorato regionale alla Formazione professionale

I finanzieri hanno inoltre sequestrato 5 autovetture, 2 trattori, 1 pala meccanica e numerosi altri rifiuti pericolosi di vario genere. Denunciata una persona all’Autorità Giudiziaria per violazioni alle norme del Testo Unico Ambientale.

A tutti gli indagati viene contestato di aver "dissimulato la reale situazione economico - finanziaria del Comune di Catania alterando talune poste dei bilanci degli anni 2009, 2010 e 2011, allo scopo di evitare il dissesto finanziario". TUTTI I NOMI - STANCANELLI: "LA NOSTRA NON E' UNA STORIA CRIMINALE" - LE REPLICHE

TUTTE LE ACCUSE DEL PROCESSO.

In occasione della gara di Coppa Italia Palermo-Modena, le fiamme gialle hanno sequestrato 40 maglie e 57 sciarpe, esposte in vendita su una bancarella nella zona dello stadio Barbera.

I pubblici ministeri di Palermo centrano il primo obiettivo. L'Agenzia delle Entrate incassa 1 milione e 700 mila euro dai titolari di una catena di negozi di elettrodomestici.

L'operazione delle Fiamme Gialle, "Spiagge sicure", è scattata su tutto il litorale etneo.

Nelle testimonianze di alcuni dipendenti ci sarebbe la prova del raggiro organizzato, secondo i pm di Palermo, dai vertici della Lato HSR Giglio per incassare i finanziamenti pubblici. Ecco le carte che hanno fatto scattare, nei giorni scorsi, il sequestro da 20 milioni.

La merce contraffatta era destinata ai venditori ambulanti che in questi giorni assediano le spiagge del litorale catanese.

L'operazione è scaturita dai controlli tra le bancarelle del mercato di Piazza Carlo Alberto.

Arrestato ad aprile, l'imprenditore di Borgetto è stato raggiunto adesso dal provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo.