Un pompiere che lavora come volontario è caduto all'indietro e battuto la testa: è finito all'ospedale Civico. Stava domando un incendio ai cassonetti insieme ai propri colleghi, che hanno lanciato l'allarme.

Dopo le proteste, i cassonetti rovesciati e gli incendi dolosi, alcuni cittadini lanciano una provocazione all'indirizzo del sindaco del capoluogo siciliano: “Orlando, se non ci togli la munnizza te la portiamo a Palazzo”.

Cumuli di rifiuti, sterpaglie, mini discariche a cielo aperto, da settimane, costituiscono l’arredamento di una Palermo sporca, disordinata e abbandonata a se stessa. E intanto, giorno dopo giorno, l'esasperazione getta nello sconforto i palermitani stanchi della situazione di incuria e degrado. Dopo le proteste, i cassonetti rovesciati e gli incendi dolosi per contenere l'emergenza, adesso scatta una proposta al sindaco del capoluogo siciliano: “Orlando, se non ci togli la munnizza te la portiamo a Palazzo”, ripetono all'unisono due giovani ragazze per le vie cittadine. Immediato l'appello rivolto a tutti i cittadini: “Proponiamo un sit-in di protesta a piazza Pretoria, invitiamo tutti i palermitani a partecipare e portare con sé un sacco d'immondizia da riversare a pochi centimetri dall'ingresso di Palazzo delle Aquile”.

Un nostro lettore, Salvo Cacciatore, ci segnala la presenza di cumuli di rifiuti in via Santa Maria di Gesù. L'immondizia, come si può vedere dalle immagini, invade anche il manto stradale. Una situazione insostenibile, che danneggia anche le attività commerciali della zona. In città persiste l'emergenza rifiuti, specialmente nelle periferie. Il recupero del pregresso procede al ritmo di mille tonnellate al giorno, tuttavia l'accumularsi dei rifiuti, con una media quotidiana che talvolta supera le ottocento tonnellate, complica ulteriormente il compito degli operatori dell'Amia.

Ben 31 gli interventi in diverse zone del capoluogo nel corso della notte. Sono ancora decine le tonnellate di spazzatura nelle strade.

Sono stati 30 gli interventi dei vigili del fuoco nella notte che hanno riguardato i quartieri Falsomiele, Bonagia, Zen, Villaggio Santa Rosalia.

Cosa c'è dietro il disastro dell'azienda che smaltisce i rifiuti a Palermo? Ricostruiamo, con l'inchiesta di Riccardo Lo Verso e Piero Longo, la storia e gli errori che hanno ridotto in macerie l'ex municipalizzata e provocato le montagne di rifiuti che offendono la città e i suoi abitanti.

Pubblichiamo una foto inviata da un lettore sull'immondizia presente in alcune strade del quartiere Sperone.

Gli interventi odierni hanno riguardato, tra le altre zone della città, via Ingegneros, via Galletti, via dell’Ermellino, largo Tenente Pilota Anelli, via Pietro Donato, via Antigone.

Continua il reportage di Livesicilia sullo stato dell'immondizia a Palermo. Sotto l'occhio vigile della telecamera, l'area che circonda il Policlinico “Paolo Giaccone”, dove regnano incontrastate mini discariche a cielo aperto e campane di raccolta.

Serviti 24 itinerari da compattatori, 4 pale e una gru con benna a polpo. Il trend dei conferimenti in discarica si è attestato anche per la giornata di sabato a circa mille tonnellate giornaliere.

Che ricordo porteranno i turisti nel proprio paese da una visita nell'attuale Palermo? La mia esperienza personale con degli ospiti proveniente dalla Transilvania.

L'immagine che Palermo lascia ai turisti è quella di una città che viene definita “bellissima ma troppo sporca”. L'emergenza rifiuti, a detta degli albergatori del capoluogo siculo, costituisce una cartolina pessima, che declassa Palermo e la porta agli ultimi posti delle preferenze dei consumatori.

Cumuli di rifiuti, sterpaglie, mini discariche a cielo aperto, da settimane, costituiscono l’arredamento di una Palermo sporca, disordinata e sempre meno attrattiva nei confronti del turismo. Nonostante i monumenti, i luoghi di culto ed il considerevole patrimonio storico e artistico, infatti, la prima immagine che il capoluogo dona ai turisti che scendono dai pullman o sbarcano dalle navi da crociera è quella di una città abbandonata a se stessa.

L'ordinanza consente di mantenere aperta la discarica sino al 30 aprile. Nel frattempo si cerca di trovare nuovi volumi dove scaricare sino a luglio, quando sarà pronta la sesta vasca. Nel corso di una riunione a cui ha partecipato anche l'assessore Barbera, è stato deciso anche che nei mercati si dovrà procedere alla differenziazione quotidiana dei rifiuti.