Primo caso di intossicazione in provincia, l'appello dell'Asp: "Consumare solo funghi certificati o farli esaminare da un micologo"

Padre, mamma e tre bimbi ricoverati per avvelenamento. Salvati dall'antidoto somministrato dai sanitari

Gli operai hanno mangiato alla mensa aziendale

Padre, madre e figlio avevano comprato il pesce a Ballarò. Grave la donna. Sequestrato il negozio.

Serrati controlli dopo i tanti casi di intossicazione. VIDEO

L'episodio è accaduto martedì notte.

Padre, madre e due figli sono stati salvati venerdì scorso dalle esalazioni di gas sprigionate da un termoconvettore. Il monossido di carbonio ha ucciso il feto che la donna portava in grembo.

Il piccolo ha ingerito il solvente accidentalmente. Trasportato in gravi condizioni all'ospedale dei Bambini, fortunatamente non rischia la vita. Paura anche a Capaci, dove un bimbo ha ingoiato parte di un giocattolo: è stato messo in salvo all'ospedale Cervello.

Dodici ragazzi hanno accusato i sintomi di una intossicazione. Ai medici hanno racconto di avere mangiato dei funghi durante una lezione. Sul posto (nella foto) le ambulanze del 118 e la polizia.

I campioni di pesce sequestrati nel mercato palermitano di Ballarò hanno evidenziato, in alcuni casi, la positività all'istamina, sostanza prodotta dal nostro stesso organismo, che, in particolari condizioni può provocare intossicazione acuta nel consumatore.

Più di dieci i casi registrati all'ospedale Cervello soltanto nella giornata di ieri, undici al Policlinico. Tre al Civico. Un'intera famiglia è finita in ospedale dopo avere mangiato pesce acquistato a Villabate. E in città scatta l'allarme.

Una bambina di quattro anni e la sorellina di diciotto mesi sono in gravi condizioni a causa di un incendio divampato nella loro abitazione. La causa del rogo sembra essere stato un corto circuito.

Muore una coppia di anziani a Menfi. Sono stati presumibilmente intossicati dal monossido di carbonio di un braciere.

Sull'intossicazione da cannabis del bambino di 9 anni, parla il direttore sanitario dell'ospedale Di Cristina, Giorgio Trizzino: "Le sue condizioni erano gravissime. Un dosaggio del genere è stato devastante per il suo fisico. Ora sta bene, pochi giorni e sarà dimesso".