Prosegue lo scontro a distanza tra i due portabandiera di Megafono e Pd. Il senatore di Termini Imerese risponde all'esponente del Pd, che lo aveva attaccato duramente per la sua partecipazione ad alcuni incontri elettorali in provincia di Enna, in comuni in cui Megafono e Pd si contendono le sindacature per le imminenti elezioni amministrative. "Crisafulli racconti a tutti il suo sistema di collusioni, i suoi dialoghi con il boss Bevilacqua documentati e filmati" attacca Lumia in una nota.

L'ex senatore ennese affonda: "Il movimento di Crocetta è ormai un antagonista del Pd" e invia una lettera al Comitato di garanzia del partito. Si tratta dell'ultimo attacco di un democratico al Megafono e al governatore, dopo quelli, nei giorni scorsi, di Cracolici e Faraone.

"Il Megafono? Prima si chiude meglio è", dice Davide Faraone. A replicare è Giuseppe Lumia, eletto al Senato da capolista del Megafono: "Siamo dentro il Pd, le contrapposizioni ci sono solo in piccole realtà". Sullo sfondo anche il rapporto con i Democratici riformisti, che Ferrandelli invita a entrare nel Partito democratico.

Nelle intercettazioni di Arnone si fa riferimento anche alla campagna contro il magistrato catanese Gennaro, che indagò su Lombardo. E alle interferenze romane sulle questioni locali. E ancora, all'arruolamento di fuoriusciti da altri partiti. Uno spaccato significativo del dietro le quinte di una certa politica siciliana

L'avvocato indagato per tentata estorsione racconta di aver mangiato rigatoni all'amatriciana con la sua presunta vittima

Giuseppe Arnone avrebbe cercato in tutti i modi di esercitare quella che, senza giri di parole, viene definita "la pressione politica per ottenere una candidatura". E sullo sfondo dell'accusa che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati, le intercettazioni che vi proponiamo.

“Mi sono candidato con Il Megafono perché la mia presenza nel Pd è scomoda. Chiedete a loro il perché”, ha detto oggi su Rai tre il senatore del Megafono

Secondo il segretario regionale del Pd "la credibilità e l'impegno del presidente Crocetta hanno aperto la strada al riconoscimento di un diritto fino ad oggi negato dallo Stato alla Sicilia". Ma il capogruppo del Pds Di Mauro ribatte: "Il governo nazionale ha tagliato i fondi ex art. 38 dello Statuto che annualmente Roma riconosce alla Sicilia, e Crocetta per tutta risposta spaccia questi spiccioli per nuove entrate ex art. 37". Apprezzamenti da Lumia, Cimino e Gianni.

Il senatore: "I provvedimenti di sequestro adottati della magistratura nei confronti delle società che gestiscono i servizi portuali confermano le mie denunce sulle infiltrazioni mafiose nei porti di Palermo e Termini Imerese".

Il movimento del governatore ha ottenuto il 6,16% al Senato. La stessa percentuale conquistata dalla lista "Crocetta presidente" alle ultime Regionali. E guardando tra i dati delle province, sembrano non aver inciso i "nuovi acquisti". Polemica con Lupo

Tra i democratici, saranno quasi certamente eletti Corradino Mineo, Pamela Orrù , Venerina Padua e Amedeo Bianco. Non scatta il seggio per Antonio Presti, nel partito del governatore.

Da destra e sinistra. Ecco gli ultimi eventi di questa campagna elettorale. Mercoledì sarà la volta di Lumia del Pd; Sel punta su Boldrini e Forgione. Venerdì gran finale con Alfano e Schifani alle Ciminiere e il presidente Rosario Crocetta al Metropolitan.

PALERMO- “Ciò che avevamo sostenuto ieri si é giá dimostrato esatto. C’è chi lavora ad attrarre parlamentari degli altri schieramenti per rafforzare la maggioranza di Crocetta”. E’ quanto affermato in una nota della segreteria regionale del Partito dei Siciliani-Mpa. “L’onorevole Cardinale e il senatore Lumia dichiarano ormai pubblicamente di lavorare alla costituzione di un nuovo […]