Del sacerdote, già identificato dai carabinieri, hanno parlato due pentiti di Bagheria. Sarebbe stato proprio lui, un prete la persona di di riferimento per mettersi in comunicazione con Rosario Lo Bue, arrestato venerdì scorso con l'accusa di essere l'erede di Totò Riina e Bernardo Provenzano. (nella foto, da sinistra: Sergio Flamia e Rosario Lo Bue).