L'intervento del capogruppo di Grande Catania in aula. "Abbiamo dedicato una strada allo Schindler di Catania e la lasciamo senza luce".

Una seduta richiesta due anni fa dai componenti dell’assemblea civica per fare il punto sul sistema cittadino alla luce dei tagli nei trasferimenti e delle nuove normative e delle richieste ancora inevase da parte dell’amministrazione.

Il vicepresidente della Commissione consiliare al ramo, che ieri ha ospitato l'assessore Villari, spiega il motivo per cui la delibera dell'amministrazione è stata ritirara. Per poi lanciare l'idea: "Si proceda come in occasione del Regolamento edilizio".

Il prossimo gennaio scadranno i termini per assegnare le deleghe alle municipalità. In caso l'amministrazione non procedesse a portare gli atti in Consiglio potrebbe essere nominato un commissario che dia seguito a quanto previsto dalla legge.

Favorevoli i presidenti delle due assemblee civiche, Francesca Raciti e Totò Orlando. Quest'ultimo propone Caltavuturo come sede per la seduta congiunta "per dare un segnale - afferma - a chi ha subito danni maggiori".

Il consigliere di Grande Catania propone di sviluppare una cabina di regia tra Palazzo degli Elefanti, le sei circoscrizioni e le scuole per dare vita a queste strutture, a costo zero per le casse comunali.

"Un gesto esclusivamente simbolico" - afferma il consigliere comunale. "I nuclei familiari da ospitare a Palazzo degli Elefanti potrebbero essere indicati dai centri sociali delle varie municipalità tra chi, ad esempio, soffre di particolari situazioni di disagio".

Il consigliere comunale di Grande Catania ha già avanzato la proposta agli assessori Scialfa e Licandro che si sono detti disponibili.

Il consigliere ha presentato un'interpellanza all'assessore all'Urbanistica, per conoscere la situazione del'area alle spalle di via Martelli Castaldi e per sapere se la recinzione sia stata posizionata per annunciare qualche colata di cemento. Di Salvo: "Lavoro effettuato dai privati".

I presidenti della sesta e della settima municipalità, accompagnati da Francesco Guardo, sindacalista dei Cobas, hanno organizzato un sopralluogo presso il cantiere della tratta della metropolitana Borgo-Nesima per denunciare i disagi e il pericolo che l’opera non si completi.