Cantiere fermo, metro a rischio |La protesta dei quartieri - Live Sicilia

Cantiere fermo, metro a rischio |La protesta dei quartieri

I presidenti della sesta e della settima municipalità, accompagnati da Francesco Guardo, sindacalista dei Cobas, hanno organizzato un sopralluogo presso il cantiere della tratta della metropolitana Borgo-Nesima per denunciare i disagi e il pericolo che l’opera non si completi.

Lavori pubblici
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CATANIA – Una linea di metropolitana che avrebbe potuto collegare la periferia al centro cittadino ma che, nonostante siano passati anni, è rimasta una grande illusione. Non usano mezzi termini i presidenti della settima e della sesta municipalità, Gianni Fodale e Sebi Anastasi riferendosi alla tratta della metro Borgo- Nesima, che avrebbe dovuto essere completata entro il mese di settembre 2013 ma la cui realizzazione è stata, per il momento interrotta, comportando la permanenza del cantiere di superficie lungo la circonvallazione.

“I lavori sono fermi – spiega Sebi Anastasi a LivesiciliaCatania – anche se questa tratta doveva essere completata a breve e la viabilità di superficie ripristinata. È un problema diventato cronico – aggiunge – e noi da tempo chiediamo che almeno la strada venga liberata dal cantiere che rappresenta solo un gran pericolo per i cittadini e un ostacolo per la viabilità”. Stesso discorso da parte di Gianni Fodale che sottolinea a LivesiciliaCatania l’impatto negativo che il cantiere in primo luogo, ma soprattutto l’interruzione dei lavori hanno sulla popolazione di Nesima, prevalentemente anziana.

“L’opera che l’amministrazione e l’azienda costruttrice annunciarono qualche anno fa come rivoluzionaria – afferma Fodale – oggi rappresenta solo una grande incompiuta, che stanno pagando i residenti. Viabilità, rumore, polveri: numerosi i disagi segnalati dalla popolazione, destinati a non essere risolti, però, almeno in tempi brevi. A pesare sulle sorti della Fce e sul trasporto cittadino, infatti, il fallimento della Sigenco, l’azienda che sta realizzando le tratte di metropolitana, e il concordato preventivo sottoscritto a dicembre dal amministratore delegato Santo Campione, ovvero l’accordo con i creditori attraverso il Tribunale e che ha, di fatto, portato alla chiusura dei cantieri.

“Il concordato preventivo rischia di mettere l’azienda in ginocchio – sottolinea a LivesiciliaCatania Francesco Guardo, sindacalista dei Cobas e dipendente della Fce – perché le tratte in fase di realizzazione rimarranno chiuse e c’è il rischio che lo rimangano a lungo. Non solo – prosegue – anche la tratta in esercizio sta cadendo a pezzi e si rischia seriamente a livello di sicurezza. In realtà, il concordato non prevede la chiusura dei cantieri, anzi, proprio questa forma di contrattazione con il Tribunale servirebbe a garantire la continuazione dell’opera. Insomma, la scelta di interrompere i lavori sarebbe stata presa direttamente da Campione, tanto è vero che il direttore dei lavori della tratta Stesicoro – Giovanni XXIII e della stessa Borgo – Nesima ha inviato un ordine di servizio per la ripresa dei lavori. Ordine, tutt’ora, disatteso.

 


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