La spesa per la compartecipazione alla sanità, quella per le riserve agli enti locali e per la proroga dei contratti ai precari storici della Regione sono gli elementi fondamentali delle legge di bilancio incardinata oggi all’Ars. Un bilancio da quasi 26 miliardi per il 2012 e circa 55 miliardi per il triennio 2012-2014. Un testo che risente fortemente, quello esitato dalla seconda Commissione, della “compartecipazione regionale alla spesa sanitaria, non sostenibile con i livelli di risorse ordinariamente acquisibili all’erario regionale, sia per il suo elevato ammontare sia per l’incidenza sulle entrate tributarie (47,8 per cento)”.
Ma non solo. A rendere “rigido” il bilancio regionale concorrono anche le manovre nazionali, i minori introiti rispetto a quelli preventivati nei bilanci precedenti e “la previsione al ribasso delle entrate 2012, pari a circa 288 milioni di euro al lordo dell’impatto dell’introduzione dell’Imu, il cui minor gettito è quantificato in circa 119 milioni di euro”.
Insomma, come detto, le voci fondamentali riguardanti il bilancio regionale, e che si ritrovano in finanziaria, riguardano il ricorso a 343 milioni di fondi Fas, da restituire una volta definito con lo Stato l’impianto del federalismo fiscale. Previsti anche 750 milioni di euro come riserve per i Comuni e 45 milioni per le province, mentre 23,3 milioni serviranno per prorogare i contratti dei precari storici della Regione, tra cui i dipendenti della Protezione civile, dell’Arra, dell’assessorato territorio e ambiente, i precari dei consorzi di bonifica.
Un testo, quello del bilancio, che ha mantenuto quasi intatto, ha spiegato ieri il presidente della Commissione bilancio Riccardo Savona, il maxi-emendamento del governo. E spulciando quell’emendamento emergono diverse curiosità. Tra cui quella sollevata oggi da Marianna Caronia e riguardante i 200 mila euro destinati all’attività di informazione dell’assessorato ambiente.
Nei capitoli riguardanti la Presidenza della Rgione spiccano le spese per la partecipazione della Regione all’associazione per il consiglio dei Comuni d’Europa.: 500 mila euro. Altri 209 mila andranno invece ai “centri di assistenza alle imprese cooperative”. L’assessorato ai Beni culturali spenderà 400 mila euro per l’acquisto di “unità immobili di interesse archeologico e monumentale”.
Il processo di riordino delle partecipate certamente porterà dei risparmi col tempo. Intanto, però, per la liquidazione e la ricapitalizzazione di questi enti, la Regione spenderà 14,6 milioni di euro, oltre ai 570 mila euro previsti per il personale dell’Eas. Sempre nei capitoli dell’assessorato Economia spiccano i 10 milioni da sborsare per gli interessi sulle operazioni finanziarie della Regione. Ma è sempre nei capitoli della rubrica “bilancio” che l’esecutivo ha trovato la fonte maggiore per finanziare i suoi interventi: il Fondo di riserva, ridotto di 284 milioni.
Tra le altre spese, poi, ecco 70 mila euro per le missioni dei dipendenti dell’assessorato Energia (ma oltre 3 milioni e mezzo verranno risparmiati per la gestione degli impianti idrici), e quelle per il sostegno ai precari di “Emergenza Palermo”, sostenuti da uno specifico capitolo di bilancio dell’assessorato alla Famiglia retto ad interim dal presidente della Regione Lombardo: 500 mila euro.
Nei capitoli riferiti all’assessorato alle Autonomie locali, si ritrova il taglio di 6,7 milioni relativo a stipendi ed altri assegni fissi dei dirigenti regionali, che diventano 30 milioni circa, se si aggiungono quelli riguardanti il resto del personale della Regione: un risparmio dovuto, di fatto, alla scelta di bloccare i previsti rinnovi contrattuali. Resta comunque alto il contributo di mensa per il personale di assessorati e Presidenza: 1,3 milioni di euro.
Alle infrastrutture, una delle voci di maggior peso è quella riferita alle “spese per l’espletamento dei servizi di collegamento marittimo con le isole minori”: quasi 46 milioni di euro, mentre all’istruzione si è intervenuto risparmiando sugli stipendi del personale delle scuole (2,5 milioni in tutto), ma “rispendendo” parte di quei soldi nel finanziamento alla università “Kore” di Enna (790 mila euro).
Sessantuno milioni tondi, invece, sono stati stanziati per gli “Interventi di naturalizzazione del territorio, tutela della diversità biologica e valorizzazione della dimensione sociale, turistica e culturale delle foreste” dell’Assessorato all’Agricoltura, mentre al Territorio sono stati previsti 13 milioni di spesa per la prevenzione degli incendi boschivi.
E infine, ecco una serie di contributi a fondazioni, associazioni enti: 500 mila euro alla “Whitaker”, 1,3 milioni per un capitolo generico “Iniziative di carattere culturale, artistico e scientifico di particolare rilevanza”, 400 mila euro per le attività istituzionali della Motorizzazione civile, circa 1,4 milioni per l’istituto zootecnico, 1,1 milione per il Fondo destinato “allo sviluppo della propaganda dei prodotti siciliani”. E ancora, ecco un milione e mezzo per la manifestazione “Taormina arte”, 3,8 milioni per il teatro Bellini di Catania, 1,1 milione per l’Orchestra sinfonica siciliana. E infine, quelle voci che tanto hanno fatto infuriare Marianna Caronia: 200 mila euro per il capitolo “Spese per l’attività di informazione” e 250 mila per le “ricerche e gli studi”, comprese pubblicazioni e consulenze, dell’assessorato all’Ambiente e territorio.