TAORMINA (MESSINA) – Finirà, forse, davanti a un giudice la lite tra un consigliere comunale di Taormina, Salvatore Cilona (Grande Sud) e un turista in visita nello stesso Comune ionico. Milanese, ma siciliano di nascita, l’uomo, in compagnia della moglie, affetta da malattia degenerativa, non evidente, parcheggia l’auto apponendo sul cruscotto il pass disabili che la consorte, legittimamente, ha avuto rilasciato dall’Asl di Milano. La coppia si allontana di pochi passi dall’auto e avviene lo scontro. Ecco uno stralcio della lettera che il turista ha inviato alla nostra redazione:
“A questo punto, sento una persona che intima di consegnargli i documenti del disabile che risponde al pass esposto sul parabrezza della mia auto e che inizia ad inveire contro di noi in maniera maleducata. Era talmente adirato che, per un istante, ho creduto di aver fatto qualcosa di sbagliato. Il signore in questione pretendeva i nostri documenti e inveiva contro i possessori di pass disabili, a suo parere ottenuti in modo improprio. Gli chiedo se fosse un vigile o comunque un appartenente alle forze dell’ordine. Mi risponde che era un assessore, consigliere comunale e proprietario di due ristoranti. E qui comprendo che è un politico in ‘delirio di onnipotenza’. Arrivano i vigili, chiamati dall’assessore, che ci chiedono i documenti. Nel frattempo l’assessore, forte della presenza dei vigili, mi parlava a due centimetri dal viso, urlando che se non portavo rispetto al suo ruolo politico poteva anche passare alle maniere forti. Quindi si allontana, raggiungendo la sua auto parcheggiata davanti un passo carraio. Lui, il paladino della correttezza civica, aveva posteggiato l’auto in maniera irregolare”.
Questo il racconto del turista e questa la replica del consigliere comunale Salvatore Cilona: “Premetto che sono molti i ‘furbi’ che, approfittando del pass di un parente disabile, se ne appropriano per parcheggiare la propria vettura negli appositi stalli. Quel giorno, vedendo una coppia, giovane e apparentemente in buone condizioni di salute (entrambi di circa 40 anni), apporre il pass disabili sul cruscotto della vettura, peraltro lasciata non nello stallo prestabilito ma in sosta vietata, inizio via Cappuccini, ad intralciare anche il transito delle altre auto, ho chiesto chi fosse il disabile in questione. A questa domanda legittima, scortese, mi risponde l’uomo dicendo che non erano fatti miei. Gli specifico che sono un consigliere comunale (non un assessore) e lui replica definendomi fannullone e suggerendomi di andare a lavorare. Rispondo che lavoro e do lavoro: sono titolare di due ristoranti. Poi, l’arrivo dei vigili, che mi hanno chiamato assessore poiché in passato ho ricoperto questa carica, ha sedato un po’ gli animi e io mi sono allontanato. Non è vero che avevo lasciato la mia auto in sosta vietata davanti un passo carraio. Mi riservo, per le offese rivoltemi e il racconto, assolutamente non veritiero dell’accaduto, rilasciato dal turista, di passare la questione in mano ad un legale. Laddove esistessero termini di querela porterò la vicenda davanti ad un giudice”.
Foto tratta da blogtaormina.it