Si dava malato, ma era in campo ad arbitrare le partite. E’ la storia di un ex dipendente del Ministero della Giustizia, ora in pensione, accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Per anni, il protagonista di questa curiosa vicenda, si è assentato dal lavoro per motivi di salute, ma invece che stare a casa “a curarsi”, andava a svolgere il mestiere di arbitro.
E’ successo a Taranto, in Puglia, dove l’uomo lavorava presso il Tribunale. A finire nel mirino della Guardia di Finanza anche il suo medico di famiglia, accusato aver prodotto decine di certificati falsi, per un totale di 243 giorni di malattia.
Adesso, le fiamme gialle, dopo la richiesta del Gip Paola Incalza, hanno sequestrato al pensionato tarantino ben 32mila euro. Secondo il pm Remo Epifani, sarebbe questa la somma che l’uomo ha percepito indebitamente “durante la malattia”, comprensiva anche delle imposte mai versate per i compensi ricevuti, svolgendo l’attività sportiva.