CATANIA – Slanci d’orgoglio vetero-democrastiano a meno di una settimana dal voto amministrativo di domenica e lunedì che deciderà i prossimi cinque anni di vita politica del capoluogo etneo. L’ex viceministro Mario Tassone, ultimo presidente in ordine di tempo del Consiglio Nazionale dei Cristiano democratici uniti, sarà mercoledì prossimo sarà a Catania per partecipare alla convention di rifondazione del partito nato dalla scissione a destra del Ppi guidato allora da Rocco Buttiglione. “Dopo un periodo di sbandamento dell’Udc successivo alla ‘svendita’ al partito del senatore Monti, intendiamo rilanciare lo Scudo crociato – dichiara Tassone – salvando la storia di questo partito, riunendo tutte le realtà sparse di laici riformisti ed ex cristiano democratici, giudicando in tal senso irrinunciabile la partecipazione alla vita politica del paese da parte di chi si è impegnato per decenni sotto il nostro simbolo. Ripartiamo con vigore da Catania –conclude- al fianco del sindaco uscente, Raffaele Stancanelli”.
Una presa di posizione che sembra non sortire alcun interesse nell’agenda politica di Nicola D’Agostino, deputato regionale dell’Udc: “L’unico commento è che non merita nessun commento. Tassone verrà a rappresentare se stesso è nessun altro, non certo il partito, e per questo potrà dare appoggiare chi deciderà”. L’esponente del partito di Casini non condivide neanche l’analisi circa la perdita d’identità dell’Ex scudocrociato: “L’unico sbandato penso sia lui e non certo il partito, mentre l’appoggio a Bianco è un dato assodato, su cui –conclude- non c’è nessun dubbio”.