Teatro Massimo Bellini di Catania, dichiarato lo stato di agitazione

Teatro Massimo Bellini di Catania, dichiarato lo stato di agitazione

Le contestazioni di Confsal-Libersind

CATANIA – Tensione all’interno del Teatro Massimo Bellini di Catania, dove l’organizzazione sindacale Confsal – Libersind ha dichiarato lo stato di agitazione. La decisione arriva a seguito di quelle che il sindacato definisce “manifesta volontà della Governance di non rispettare le indicazioni normative” previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e dall’Accordo Integrativo Aziendale (AIA).

Le contestazioni sindacali

Il sindacato, in una comunicazione inviata al sovrintendente, al direttore artistico e al Cda del teatro Massimo Bellini, denuncia una serie di violazioni che toccherebbero numerosi aspetti della vita lavorativa del personale. Le contestazioni includono presunte irregolarità relative al CCNL nelle parti che riguardano le assunzioni (anche a termine o fuori piazza), la gestione degli organici funzionali e la corresponsione della retribuzione, compreso il premio di produzione.

Il sindacato inoltre parla di criticità, sempre riguardo a presunte violazioni di articoli del CCNL Fondazioni Lirico – Sinfoniche, nella gestione delle ferie, nelle attività promozionali, nei diritti sindacali e nella corretta applicazione delle norme sugli appalti. Particolare attenzione è posta anche alle disposizioni sull’orario di lavoro per professori d’orchestra e artisti del coro, nonché al tema del vestiario per queste figure professionali.

Le violazioni segnalate dal sindacato riguardano anche l’Accordo Integrativo Aziendale, in particolare gli articoli relativi all’accrescimento della collaborazione tra vertici e lavoratori, al confronto preventivo, alle informazioni dovute dall’Ente e agli incontri periodici.

Il caso della graduatoria

Uno dei problemi citati da Confsal-Libersind riguarda la violazione della graduatoria degli “aggiunti”. Il sindacato segnala che non solo alcuni partecipanti all’ultima audizione avrebbero subito una retrocessione di posizione a favore di altri, ma che, in particolare, a due colleghi del Coro (uno dei quali è Rappresentante Territoriale del sindacato stesso) non verrebbero riconosciuti i diritti di precedenza maturati secondo i parametri indicati dal CCNL.

Questa situazione si verificherebbe nonostante le indicazioni presenti nello stesso bando, che prevedeva l’utilizzo di tale graduatoria per far fronte alle esigenze della programmazione artistica 2025/2026. Il sindacato lamenta che, nonostante un precedente impegno del Sovrintendente a richiedere un nuovo parere legale ad Agis/Avvocatura dello Stato, la situazione non si sia sbloccata.

Di fronte a tale quadro, la Confsal – Libersind ha dichiarato l’intenzione di mettere in atto “qualunque forma di protesta” fino al ripristino di un confronto costruttivo tra le parti e al ristabilimento dei diritti che il sindacato ritiene siano stati “usurpati ai lavoratori” della Fondazione Teatro Massimo Bellini.


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