Teatro Massimo, Cgil in agitazione| "Rispetto per il corpo di ballo" - Live Sicilia

Teatro Massimo, Cgil in agitazione| “Rispetto per il corpo di ballo”

L’Slc Cgil riscontra che all’interno del Teatro il Corpo di ballo sia penalizzato: “Da più di un mese siamo in attesa di una convocazione per decidere le sorti dei tersicorei, da troppo tempo precari, da troppo tempo umiliati nella loro ricerca di lavoro, ancora senza un Direttore del Ballo".

piazza verdi
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PALERMO – L’Slc Cgil dichiara lo stato di agitazione al Teatro Massimo puntando il dito sulla situazione di disparità di trattamento che caratterizza il Corpo di Ballo del Teatro Massimo rispetto agli altri comparti. E chiede un incontro con il sovrintendente Francesco Giambrone per affrontare la questione. “Il senso di responsabilità che ha guidato l’azione del sindacato a risanare questo teatro, con grandi sacrifici per tutti i lavoratori ma con la richiesta perentoria di pari dignità sia tra i complessi artistici che tra il comparto tecnico-amministrativi, ci pare non trovare giusto riscontro nelle scelte fin qui operate dai vertici della Fondazione”, dichiara il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso, che ha scritto una nota al sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone.

L’Slc Cgil riscontra che all’interno del Teatro il Corpo di ballo sia penalizzato. “Da più di un mese siamo in attesa di una convocazione per decidere le sorti dei tersicorei, da troppo tempo precari, da troppo tempo umiliati nella loro ricerca di lavoro, ancora senza un Direttore del Ballo – aggiunge Rosso – L’impegno politico nel mantenere questa Fondazione un centro di produzione, in tutte le sue componenti, ci aveva confortato. Oggi, all’ennesima disuguaglianza nei confronti di un complesso artistico, il Corpo di ballo, ci ritroviamo a dichiarare lo stato di agitazione”. L’Slc ha chiesto un riscontro immediato proprio per verificare “la volontà di costruire un teatro con pari dignità tra lavoratori ed artisti”.

Il contratto dei ballerini scritturati scade a fine febbraio. Rientreranno al lavoro il 28 aprile per Coppelia. Nulla si sa ancora sugli impegni dei ballerini per la stagione estiva. E mentre professori orchestra e artisti del coro hanno contratti già firmati che impegnano le maestranze per 10 mesi circa, tra i ballerini monta il malcontento perché i loro contratti continuano a essere “a singhiozzo”, spezzettati in base alle esigenze di produzione, con pause a volte estremamente lunghe tra una produzione e l’altra e un’incertezza di fondo che grava sul loro futuro. “Il ballo dovrebbe essere un altro dei punti di forza della programmazione. Sappiamo che sono stati programmati per la stagione 2016 tre balletti. Due addirittura, programmati tra maggio e giugno, si accavalleranno. L’altro è a dicembre. E per il resto del tempo i ballerini cosa faranno? Che ne sarà della loro vita? Abbiamo chiesto di essere convocati e ancora non abbiamo avuto risposto – spiega Antonio Renna, Rsa Slc Cgil del Teatro Massimo – Chiediamo semplicemente chiarezza e uniformità di trattamento: anche i ballerini vogliono conoscere in tempo utile l’impegno per loro previsto nel corso della stagione e la durata dei loro contratti per poter organizzare nel modo migliore la loro attività lavorativa durante l’anno. Il direttore del corpo di ballo, non è stato ancora nominato. E l’assenza di questa figura che dovrebbe interfacciarsi con loro, si sente”.

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