PALERMO – Presidio dei lavoratori Tmi Facility Management, davanti alla sede di FiberCop in via Ugo La Malfa, 159. Gli operai dell’azienda che si occupa della manutenzione degli impianti di telecomunicazione di FiberCop (ex Tim) e Openfiber, sono in sciopero ad oltranza da giovedì scorso.
La protesta è stata indetta dalla Slc Cgil e dalla Fistel Cisl. I manutentori di Tmi avanzano già due mesi di stipendio, parte della tredicesima, i buoni pasto, i premi di risultato e il Tfr non è stato versato al fondo di previdenza di settore Telemaco.
La Tmi Facility Management opera quasi esclusivamente in Sicilia in subappalto per conto della Medinok.
“I lavoratori sono ormai vittime delle gare al massimo ribasso, aggiudicate a prezzi sempre più stracciati”, spiega il segretario generale Slc Cgil Palermo Fabio Maggio.
I sindacati hanno chiesto oggi un incontro con FiberCop ma ancora non sono stati ricevuti. “Chiediamo ai committenti FiberCop e Open Fiber di farsi promotori di un intervento per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori di Tmi – aggiunge Fabio Maggio -. Le commesse le passeranno presto ad altre aziende: che quantomeno vengano garantiti e assunti i lavoratori attualmente occupati, non protetti dalla clausola sociale. Lanciamo il nostro appello alle istituzioni: chiediamo di porre un argine alle gare al massimo ribasso”.