Assolti per “non aver commesso il fatto”. Questa la sentenza della seconda sezione penale del Tribunale di Catania, presieduta da Giancarlo Cascino, nei confronti di Salvatore Brunetto, fratello del defunto boss di Giarre Paolo, Alessandro Siligato e Luigi Franco accusato di tentata estorsione e furto aggravati dal metodo mafioso. L’azienda al centro del dibattimento è la Caruter, ditta che si occupa di raccolta dei rifiuti nella zona jonico etnea, tra cui Calatabiano.
Si chiude così il processo – durato diversi anni – di primo grado frutto dell’inchiesta dei carabinieri. Sullo sfondo secondo l’accusa ci sarebbe stato il tentativo del clan Brunetto di mettere le proprie mani nella gestione dell’appalto dei rifiuti nel comune di Calatabiano. Un primo troncone dell’indagine ha portato a una condanna in via definitiva nei confronti di Vito Strano.
Non possono che dirsi soddisfatti i difensori degli imputati, gli avvocati Ernesto Pino, Michele Pansera e Giovanni Spada, per l’esito processuale. Le motivazioni arriveranno tra 90 giorni.