CALTAGIRONE – Il 2 agosto scorso, alle 20,30 circa, nel centro abitato di Palagonia (CT), il pregiudicato 36enne Salvatore Cucuzza, mentre si trovava nei pressi della propria abitazione, veniva raggiunto da alcuni colpi di fucile, esplosi a brevissima distanza da un soggetto che poi si dileguava. Per le gravi ferite subite all’addome e ad una gamba, l’uomo veniva ricoverato presso l’Ospedale di Caltagirone (CT) e sottoposto a delicato intervento chirurgico.
La stessa sera i Carabinieri traevano in arresto un 16enne palagonese, reo confesso, che giustificava l’atto con le asserite, continue, prepotenze subite dal Cucuzza, che non perdeva occasione per rendergli la vita difficile. In realtà il movente, da quanto emerso nei successivi approfondimenti investigativi, era da ricondurre alla difficile “convivenza” di personaggi legati al mondo dello spaccio di stupefacenti.
E proprio partendo da questo elemento gli investigatori, attraverso la testimonianza della vittima ed alcune attività tecniche, sono riusciti a collocare sul luogo dell’agguato un altro personaggio che alla guida di una Fiat Grande Punto, facilitò il compito del minore, investendo la vittima e aiutandolo poi nella fuga. Il pubblico ministero inquirente, sulla base di tali risultanze, ieri ha disposto il fermo di indiziato di delitto nei confronti del 21enne Francesco Damigella, del posto, contestandogli il concorso in tentato omicidio. L’arrestato è stato associato al carcere di Caltagirone (CT) a disposizione della magistratura calatina.