Oltre a Dr Motor sono altre quattro le aziende scelte dal ministero dello Sviluppo economico per succedere alla Fiat nel sito palermitano di Termini Imerese. Il vero ‘salvatore’ dello stabilimento è l’azienda automobilistica di Macchia d’Isernia, che ha sulle spalle il progetto più importante di rilancio. Ma a Di Risio si affiancano altre proposte di riqualificazione che si inseriscono in un quadro più ampio, che fa riferimento a tutto il polo industriale e non solo alla fabbrica in senso stretto.
Si tratta, quindi, di cinque imprese. Tre di queste: Dr, Lima Group e Biogen, sono realtà, spiegava il ministero qualche mese fa, “selezionate sulla base del rispetto degli adempimenti procedurali, della qualità progettuale e della solidità finanziaria”. Complessivamente le tre investiranno, sottolineava sempre il dicastero di Via Veneto rendendo nota la scelta, “341 milioni di euro, ottenendo agevolazioni pubbliche pari a 67 milioni (a cui si aggiungono le agevolazioni regionali per l’occupazione e la formazione) e impiegheranno a regime 1.500 addetti”. Le altre due aziende sono Newcoop e Medstudios che “investiranno 20 milioni per un’occupazione complessiva di 150 dipendenti”.
Nel dettaglio, Biogen è una joint venture attiva nel campo delle energie da biomasse, che prevede, in particolare, la lavorazione di oli vegetali per un’offerta che potrebbe dare un posto a circa 70 persone. Lima Group è un’azienda del settore elettromedicale, produce protesi sanitarie, che intende investire nell’area circa 60 milioni di euro e creare occupazione per 120 persone. Mentre Medstudios realizza studi cinetelevisivi e Newcoop è una piattaforma logistica per la grande distribuzione.