PALERMO – Inchiesta archiviata. Non sono emerse responsabilità dei medici nel decesso di Salvatore Saso, 61 anni. Originario di Trabia, l’anno scorso l’uomo morì dopo tre giorni di ricovero all’ospedale Salvatore Cimino di Termini Imerese.
Sotto inchiesta erano finiti in nove: il responsabile del pronto soccorso Alessandro Chines (difeso dall’avvocato Giuseppe Gerbino), Giuseppe Sunseri, Alessia Ceraso, Emerico Luna, Salvatore Uzzetto, Giorgio Azzarello, Gea Nicoletti, Giuseppe Fascella e Mario Gagliardo (difesi dagli avvocati Salvatore Sparacino, Salvatore Princiotta, Maria Elisa Braccioforte, Maria Teresa Pipia, Maria Teresa Cerniglia, Filippo Gallina. Rosalba Di Gregorio, Giuseppe Virga, Filippo Vordone).
Rispondevano tutti, a vario titolo, di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario.
I periti hanno fatto emergere che il paziente è morto per infarto del miocardio. Il quadro clinico si era aggravato a causa di una broncopolmonite (il paziente non aveva il Covid) che aveva provocato una ischemia. I periti ritengono che il comportamento dei sanitari è esente da colpe.
Hanno fatto tutto ciò che potevano. Da qui l’archiviazione decisa dal giudice per le indagini preliminari Angela Lo Piparo.