Zamparini proprio non l’ha digerita. E per farlo sapere a tutti sceglie persino una citazione di Benjamin Franklin: ”Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita nè la libertà nè la sicurezza”. Parole nobili e profonde, pronunciate nel corso del programma ‘Radio anch’io’ di Radiouno, per esprimere il proprio “no” alla “Tessera del tifoso”, istituita per contrastare la violenza negli stadi: ”Penso che le altre nazioni europee non abbiano violenza negli stadi, si possono raggiungere risultati senza tessere e senza tornelli. La tessera va fatta in un’ottica di fidelizzazione: va fatta per offrire vantaggi, ma non per penalizzare chi non la fa. Va benissimo per fidelizzare, ma non per creare limitazioni”.
Non è solo una questione pratica, quindi, legata alle difficoltà oggettive che incontreranno molti tifosi nel seguire la propria squadra intrasferta, ma anche una questione di principio: “La libertà è un valore fondamentale di qualsiasi democrazia e società. In nome della sicurezza si porta via un po’ di libertà . Questa è la mia battaglia – aggiunge il patron rosanero – sono disposto a trovare i mezzi per far sì che non ci sia violenza negli stadi ma negli altri Paesi non credo che ci sia: andare negli stadi è diverso, se lavoriamo insieme, senza tornelli e tessere, otteniamo risultati”.
E nel suo attacco, Zamparini non risparmia nemmeno il ministro dell’Interno Roberto Maroni e i suoi predecessori: “Ritengo sbagliato schedare le persone, bisogna ragionare prima di prendere delle decisioni, ma le istituzioni non coinvolgono persone come me che hanno 25 anni di esperienza alle spalle. Per anni non hanno colpito i tifosi violenti – ha concluso – e ora se ne escono con questa tessera. Ma ci saranno tante brave persone che non la faranno e non possiamo impedire loro di andare allo stadio”.
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