PALERMO – Quasi trecento studenti sono stati ammessi ai corsi di laurea in Medicina e Odontaiatria. Il Cga, oggi ha infatti ribalta la decisione del Tar Palermo che, lo scorso luglio, aveva dichiarato inammissibili i ricorsi per un presunto difetto di notifica.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, presieduto dal giudice Ermanno De Francisco, ha pubblicato in data odierna le ordinanze nn 496, 497, 498 e 499 con le quali viene disposta l’immediata immatricolazione in sovrannumero di quasi trecento ricorrenti palermitani difesi dagli avvocati Francesco Stallone, Francesco Leone, Simona Fell, Gabriele La Malfa Ribolla.
Anche in questo caso, il giudice ha ritenuto che i test d’ammissione alla Facoltà di Medicina e Odontoiatria si siano svolti senza rispettare l’anonimato dei candidati e, quindi, in chiara violazione del Dpr 487/94. A rendere particolare questa vicenda, il fatto che, in sede di primo grado, il Tar Palermo aveva dichiarato inammissibili i ricorsi per un presunto difetto di notifica. Così, ecco le riammissioni al momento “con riserva” in attesa del giudizio di merito.
Questa decisione era apparsa, fanno sapere i legali, se non altro, in “controtendenza” sia con quanto statuito dalla Corte Costituzionale, sia con quanto previsto dalla normativa di riferimento, in ordine alle modalità di notificazione degli atti giudiziari.
Una bella soddisfazione per i ricorrenti che, a distanza di soli due mesi dalla prima sentenza di rigetto, oggi hanno ottenuto finalmente giustizia e possono iniziare un nuovo percorso formativo e professionale.
Ovviamente soddisfatti gli avvocati che hanno seguito gli studenti: “Per tutta la nostra squadra – dichiarano – oggi è un giorno importante. Dopo che la nostra professionalità era stata messa in dubbio dai giudici di primo grado, finalmente il Cga ha riconosciuto la correttezza del nostro lavoro e la fondatezza delle nostre censure giuridiche. Ma oggi – continuano gli avvocati Stallone, Leone, Fell e La Malfa – è un grande giorno perché abbiamo dimostrato l’illegittimità dei test d’ammissione universitari. Ilegittimità che, incredibilmente, si sono ripetute anche negli ultimi test di settembre riguardanti tutte le altre facoltà a numero chiuso. Un ringraziamento – concludono i legali – infine a tutti i nostri ricorrenti. insieme abbiamo riaffermato il diritto a predeterminare il proprio futuro didattico e demolito il numero chiuso dall’università”.