Evan e gli sms di minacce, il padre aveva presentato un esposto

“Togli la residenza… muore”|Evan: tragedia annunciata?

Gli sms che il nuovo compagno della madre del piccolo morto a Modica inviava al padre

“Togli la residenza… muore”, avrebbe scritto Salvatore Blanco in uno dei tanti messaggi inviati a Stefano Lo Piccolo, papà di Evan, il bimbo di venti mesi morto a Rosolini.

Secondo i pm, Blanco che viveva con la madre del piccolo, lo avrebbe ucciso a botte. È accusato di omicidio volontario, così come la mamma di Evan, Letizia Spatola, che avrebbe potuto e dovuto evitare il peggio. Entrambi sono in stato di fermo.

Quella parola “muore” era riferita a Evan o, come sembra più probabile, al padre? Difficile accertarlo, visto l’italiano stentato utilizzato per scrivere i messaggi con il cellulare. Lo Piccolo spiega che le minacce erano sempre rivolte nei suoi confronti.

Con il senno di poi l’sms sembra il più macabro dei presagi. Il messaggio era citato nell’esposto che il padre del bimbo, Stefano Lo Piccolo, ha presentato il 6 agosto scorso alla Procura di Genova, città dove era nato e dove era tornato per cercare un lavoro dopo la separazione da Letizia.

Di messaggi ce ne sarebbero tanti altri. Alcuni con esplicite minacce – “Ti ammazzo” – rivolte al padre di Evan. Blanco non sopportava che l’uomo avesse ancora la residenza nella casa di Rosolini.

Negli sms si faceva spesso riferimento ai soldi che Lo Piccolo doveva dare per il mantenimento del bimbo ma che non era in condizione di sborsare, visto che era in cerca di lavoro. Ed ancora Blanco non gradiva che i parenti del bambino andassero “sotto casa”.

Quando il legale di Lo Piccolo, l’avvocato Federica Tartara, ha presentato l’esposto a Genova ha chiesto che gli inquirenti si attivassero con urgenza per accertare lo stato di salute e le condizioni di vita del figlio. C’erano dei brutti segnali, soprattutto i lividi che la nonna di Evan aveva fotografato sul corpicino, ma che venivano giustificati come conseguenze delle normali cadute dei bimbi.

Ipotesi plausibili che fanno a pugni però, anche se con il senno di poi, con il contenuto del messaggio. Da alcuni mesi Lo Piccolo non vedeva il figlio, neppure con le video chiamate che per un periodo sono state l’unica forma di contatto. Poi, il silenzio.

Le uniche notizie le aveva da sua madre, la nonna del bimbo che lo incontrava per le strade del paese in provincia di Siracusa. La donna si era rivolta ai servizi sociali del Comune. Gli assistenti erano stati a casa di Letizia Spatola pochi giorni fa. Così ha spiegato il sindaco Giuseppe Incatasciato.

Una tragedia annunciata oppure era impossibile prevedere la terribile fine del piccolo Evan? Anche su questo indaga la procura di Siracusa che in mattinata conferirà l’incarico per l’autopsia.


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