PALERMO – La tonnara di Scopello torna ai suoi proprietari. Il Tar di Palermo ha sospeso l’ordinanza con la quale l’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo, guidata dal sindaco Nicolò Coppola, aveva stabilito il libero accesso all’area, facendo “divieto a chiunque di porre ostacoli o limitazioni”. I giudici amministrativi hanno accolto la misura cautelare richiesta da una delle proprietarie della tonnara Rosa Maria Ruggieri, difesa dall’avvocato Giovanni Puntarello. Il complesso monumentale, sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza, torna dunque ad essere gestito dalla comunione dei comproprietari, che potranno nuovamente limitare e regolare l’accesso alla tonnara attraverso un cancello pedonale ed il pagamento di un ticket di tre euro.
Decisione del Tar che conferma, secondo l’avvocato Puntarello, “l’erroneo presupposto” che sta alla base dell’ordinanza del comune trapanese, che ha ritenuto la tonnara una zona di demanio marittimo. Circostanza, questa, smentita lo scorso mese di luglio anche da una nota dell’assessorato regionale al Territorio e ambiente, “le cui risultanze – dice Puntarello – sono state contestate dall’amministrazione comunale” di Castellammare. Secondo il legale, del resto, da oltre un secolo la tonnara non può più essere considerata demanio marittimo, in quanto “l’area in questione ha perduto una simile caratteristica da ancor prima del 27 aprile 1874 – sostiene Puntarello – quando lo Stato Italiano alienò l’intera area in questione fino al mare”.
La prima sezione del tribunale amministrativo si era già pronunciata per la sospensione dell’ordinanza dell’amministrazione di Castellammare con decreto cautelare lo scorso mese di agosto. In quel caso i giudici hanno accolto la domanda di misure cautelari straordinarie richieste da Leonardo Foderà, da Vincenzo Vasile e da Carlo Bargione Leo, comproprietari della Comunione Tonnara di Scopello & Guzzo, assistiti dall’avvocato Gaetano Armao. Ma solo ieri il Tar ha deciso in camera di consiglio, dopo aver ascoltato la difesa del comune trapanese, respingendone le richieste. Per entrare nel merito della questione, i giudici hanno rinviato l’udienza al prossimo mese di maggio.