Torna "La Macchina dei Sogni" |tra spettacoli e installazioni - Live Sicilia

Torna “La Macchina dei Sogni” |tra spettacoli e installazioni

Il festival di Cuticchio tra gli spazi esterni del Palazzo Belmonte Riso e l’antistante Piazza Bologni.

Il festival
di
4 min di lettura

PALERMO – Ritorna la Macchina dei Sogni, il festival di teatro di figura e di narrazione di Mimmo Cuticchio, sotto il nome dell’identità, riconosciuta in un percorso arabo-normanno, che definisce Palermo, crocevia di culture e luogo di convivenza tra i popoli.

Arrivato alla 34esima edizione, il festival, presenta un cartellone di eventi nell’arco di cinque giorni, da domani, mercoledì 31 maggio a domenica 4 giugno, dispiegato tra gli spazi esterni del Palazzo Belmonte Riso e l’antistante Piazza Bologni.

Quello che viene lanciato è un messaggio di pace e di convivenza, l’unione di due poli opposti, quello arabo/musulmano e quello normanno/cattolico, già caratteristico del repertorio tradizionale dell’Opera dei Pupi.

Il festival si inserisce nel contesto contemporaneo del percorso arabo-normanno riconosciuto dall’UNESCO, con uno scenario che aprirà sulle suggestioni storiche della città per definirne l’identità attuale e proporla come simbolo per le nuove generazioni. Modernità ma anche impegno culturale e civile, per un’arte, quella dei Pupi, che ha da sempre saputo raccontare i valori profondi dell’uomo, e che oggi si pone una nuova sfida nel ritrovare e raccontare le radici che accomunano gli abitanti del Mediterraneo.

Il programma è formato da un insieme di spettacoli e di installazioni realizzate in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, l’Accademia del Lusso e il CRESM. L’ingresso è libero.

 

Il programma

Mercoledì 31 maggio

ore 18.00 Apertura festival e inaugurazione mostra e installazioni

ore 19.00 Atelier La Lucciola

“Giufà e la statua – Giufà e la tela – Giufà e la chioccia”

ore 21.00 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio

“Aladino di tutti i colori”

ore 22.30 Giancarlo Bloise

“Cucinar ramingo”

Giovedì 1 giugno

ore 18.00 La casa di creta

“Basilico nel bosco nero”

ore 19.00 Cicogne Teatro Arte Musica

“Parole sulla sabbia”

ore 21.00 Palermo World Music Roots

Venerdì 2 giugno

ore 18.00 Narratori

ore 19.00 P.I.P.P.U

All’inCIRCO Varietà

ore 21.00 Fratelli Mancuso

“Un canto essenziale”

ore 22.30 Cicogne Teatro Arte Musica

“Heina e il Ghul”

Sabato 3 giugno

ore 18.00 Narratori

ore 19.00 Atelier La lucciola

“Rinaldo e Sacripante”

ore 21.00 Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia

“Cip cip bau bau”

Ore 22.00 Salita alla montagna Etna con visione del fuoco (film, 17’11’’).

ore 22.30 Yousif e Mimmo

“La prima crociata”

Domenica 4 giugno

ore 18.00 Taratatà

ore 19.00 Compagnia Opera dei Pupi Don Ignazio Puglisi

“Morte di Troiano”

ore 21.00 Il tempo e la voce/Faisal Taher

“Canzoni bifronti”

ore 22.30 Giuliano Scabia

Tragedia di Roncisvalle con bestie

Narratori: Tiziana Cuticchio, Yousif Latif Jaralla, Isabella Messina, Nadia Parisi, Floriana Patti

 

Le installazioni

“Arabia”, installazione di Fabrizio Lupo (Piazza Bologni). Due grandi stelle e quattro totem fissati su pali; ispirata alla Palermo araba, utilizza la lampadina a incandescenza su bacchetta di legno, che la lega alla tradizione più recente, rinnovata tramite la foglia d’argento, il disegno, l’asimmetria.

“Normanna”, ideata e disegnata da Alessia D’Amico, è ispirata alla Palermo normanna, realizzata con due spalliere su pali e collocata nell’atrio nuovo; nelle formelle e negli archetti di questa luminaria è inserita la foglia d’oro dei mosaici della Cappella Palatina.

“Normaniche”, è il collage di trame e tessuti di Roberta Barraja sulla parete dell’atrio principale di RISO. Al calare del sole accoglie le proiezioni di Fabrizio Lupo, che animano scene di caccia dei mosaici delle stanze di Ruggero al Palazzo dei Normanni. L’animazione digitale su un tessuto di stoffe, intrecciate con reti metalliche, darà vita alle immagini raffigurate nei mosaici come un arcaico storyboard degli avvenimenti.

“Sipario Mediterraneo”, frutto di un lento e minuzioso lavoro a quattro mani della scenografa Alessia D’Amico e la fiber artist Grazia Inserillo. Pizzi e trine ricamate tracciano, su un patchwork di stoffe, il mar Mediterraneo, luogo dell’eterno migrare di popoli. Un grande collage di centrini in lana e cotone su stoffe, che forma il sipario del palco che la sera ospita gli spettacoli.

“Ombre bianche sui muri”, installazione illuminotecnica di gobos e lamelle realizzata da Marcello D’Agostino sulle pareti di Palazzo Riso.

Sagome merlate in balcone, di Tania Giordano, fantasmatiche presenze che si affacciano a bordo ringhiera, aspettano il pubblico, lo invitano ad entrare e lo salutano al termine degli spettacoli.

Infine una capanna del Mali rivisitata dal CRESM e un sul ricreato con le “cabine” di Mondello. E la mostra “Cavalieri Antiqui” in cui sono esposti i modellini del teatro dei pupi, dei casotti de li vastasi e del luogo dove si raccontava il cunto, realizzati dai giovani dell’Accademia di Belle Arti, le miniature di alcuni strumenti musicali rappresentati nelle muqarnas della Cappella Palatina, realizzati da Gianfranco Di Miceli con la scena di Ginevra Lo Sciuto. Visitabile fino al 30 giugno.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI