PARIGI – Torna l’incubo terrorismo sui cieli del Mediterraneo dopo il disastro del volo Egyptair partito mercoledì sera dallo scalo parigino di Roissy Charles de Gaulle e atteso quattro ore dopo al Cairo, ma poi scomparso dai radar sopra il mare Egeo. A bordo c’erano 66 persone. Al momento non vi sono rivendicazioni nè certezze. Oggi il quotidiano francese ‘Le Figaro’ sulla sua prima pagina parla della “pista dell’attentato”.
“Pezzi di rottami dell’aereo e oggetti di passeggeri sono stati individuati 290 km a nord di Alessandria”: lo scrive in sovrimpressione la tv di Stato egiziana attribuendo l’informazione all’esercito. Nella aggiungendo che “le forze armate proseguono la ricerca dei resti dei rottami dell’aereo”.
“Tre inquirenti francesi dell’Ufficio indagini e analisi dell’Aviazione civile e un esperto tecnico dell’Airbus sono arrivati al Cairo per partecipare alle inchieste sullo schianto dell’aereo egiziano nel Mediterraneo”: lo riferiscono fonti aeroportuali al Cairo aggiungendo che “tre altri inquirenti britannici” in rappresentanza di Airbus sono giunti nella capitale egiziana “per la stessa ragione”.
Secondo il ministro della Difesa greco Panos Kammenos il volo Egyptair ha effettuato una virata prima di precipitare in mare. L’esercito egiziano afferma che nessun segnale di sos è stato inviato da parte del pilota. Ieri il ministro dell’aviazione egiziano Sherif Fathi aveva affermato che la probabilità che l’aereo sia stato abbattuto a seguito di un attacco terroristico è “superiore alla possibilità che si sia verificato un guasto tecnico”. I parenti dei passeggeri hanno trascorso la notte in un albergo al Cairo in attesa di notizie.