PALERMO – Torna in aula, a partire da domani, la norma sulla soppressione delle partecipate. E spunta un emendamento soppressivo dell’articolo che inserisce 80 lavoratori ex Spo nel bacino dei Pip. Il governo regionale ha presentato una decina di emendamenti al testo della finanziaria modificata in commissione Bilancio qualche giorno fa, e la linea del presidente Rosario Crocetta non cambia. E tornano, così, le norme inizialmente accantonate. Insomma, si preannuncia n braccio di ferro tra governo e maggioranza. Il Pd infatti ha espresso delle perplessità su una serie di misure volute dal governo, in particolare sulle norme relative ai forestali.
Partecipate
L’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi, l’aveva ritirato dal testo in esame in Seconda commissione all’Ars perché i tempi erano troppo stretti, ma contestualmente aveva annunciato che l’avrebbe ripresentato in aula: l’articolo della finanziaria che riduce a 9 le 34 società partecipate della Regione esistenti, adesso, passerà all’esame dell’aula. E se tutto andrà come previsto, dovrebbero restare in vita Sicilia e-Servizi, Ast, Sas, Riscossione Sicilia, Irfis, Sviluppo Italia Sicilia, Siciliacque, Parco scientifico e ricerca e Seus. “Quello delle partecipate – dice il presidente Crocetta – è uno dei grandi temi di questa finanziaria: dobbiamo assolutamente eliminare le partecipate inutili e farlo il prima possibile. Con il decreto ‘mille proroghe’, infatti, lo Stato ci consente di trasferire personale da una società all’altra soltanto fino al 2015, se non ci sbrighiamo avremo anche il problema sociale dei lavoratori che non potremmo più salvaguardare”.
Crias
Una nuova proposta di modifica presentata dal governo arriva dopo una trattativa sindacale che si è conclusa con lo stanziamento di 30 milioni di euro per l’istituzione di un fondo di rotazione presso la Crias, per il piccolo e medio credito alle imprese.
Pip e Spo
Crocetta ha presentato anche un emendamento soppressivo della norma – passata nel corso della lunga nottata in commissione Bilancio – che inseriva nel bacino dei 3.200 ex Pip di Emergenza Palermo circa 80 ex lavoratori della Spo (Servizi per l’occupazione) di Palermo. “Ma questi lavoratori – dice il governatore – nel ’99 non avevano alcun titolo per godere della misura di sostegno al reddito di Emergenza Palermo. Tentare adesso di inserirli è illegittimo e già visto. Negli anni scorsi è già successo che qualcuno tentasse di farlo, ma il commissario dello Stato ha sempre impugnato la norma”.
Case popolari
“Riconfermiamo – aggiunge il presidente Crocetta – l’articolo che ‘trasforma’ le case abusive di proprietà della Regione in alloggi popolari per le famiglie disagiate. Lo abbiamo un po’ modificato eliminando alcuni passaggi che potevano creare equivoci, ma non è una sanatoria e soprattutto – oltre ad essere una misura sociale – è una norma anti abusivismo edilizio, che danneggia i costruttori di case abusive”.
Enti e associazioni
Tra gli emendamenti presentati dal governo, poi, alcune norme tecniche di assestamento ed equilibrio finanziario, poi una modifica al contributo straordinario agli enti aventi diritto “che non si era potuto coprire totalmente – spiega Crocetta – per insufficienza finanziaria. Quello, per esempio, alle associazioni per i non vedenti o ad alcune associazioni culturali e musei”. Tra questi, alcuni emendamenti riguardano incentivi ai teatri delle piccole e medie città.