Torture in carcere a Trapani, 9 agenti sospesi rientrano in servizio

Torture in carcere a Trapani, altri 9 agenti sospesi rientrano in servizio

Il sindacato: "Attendiamo il reintegro degli altri 11 per chiudere una pagina che non avremmo voluto leggere"
LE INDAGINI
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TRAPANI – “Altri 9 poliziotti penitenziari sospesi dopo l’inchiesta sulle torture e percosse nel carcere di Trapani sono stati riammessi in servizio“, ad annunciarlo Gioacchino Veneziano segretario generale Uilpa polizia penitenziaria Sicilia, che parla degli agenti di polizia penitenziaria che rientrano in servizio dopo la sospensione per le presunte torture nei confronti dei detenuti.

“Come ex poliziotto penitenziario e come sindacalista lo avevo detto pubblicamente a caldo, che il personale in servizio nel carcere Pietro Cerulli era sano ed onesto e che avremmo atteso con serenità gli eventuali sviluppi”, ha aggiunto Veneziano.

“Ad oggi dei 46 poliziotti penitenziari indagati per presunte torture – dichiara il leader della Uil di settore in Sicilia – ipotesi di reato poi riqualificato in lesioni, percosse e maltrattamenti restano sospesi solo 11 poliziotti penitenziari. Attendiamo che anche questi verranno reintegrati cosi da chiudere una pagina che mai avremmo voluto leggere nei confronti del corpo di polizia penitenziaria in questo caso quello trapanese, auspicando che l’amministrazione consenta agli stessi di ritornare a lavorare nella sede ove prestavano servizio”.

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