“Cannibali nella Dc? Forse un tempo. Ora penso che resterebbero a digiuno”.
Totò Cuffaro, almeno così sembra, vuole fortemente la pace. Alle obiezioni sollevate da Gianfranco Rotondi circa il suo tentativo di rifondare lo Scudo Crociato risponde con un’offerta di amicizia. Eppure, Indro Montanelli ripeteva che la Democrazia Cristiana era anche un ‘partito di cannibali’, con poca inclinazione alla dieta politica vegetariana. E Montanelli non sbagliava (quasi) mai.
Però, Cuffaro, magari con toni suadenti, Rotondi la contesta pesantemente, dice, in sostanza, che siete quattro amici senza legittimazione. Si intravvede il segno dei morsi…
“Lungi da me l’idea di polemizzare con Gianfranco che è un carissimo amico. Lui sa che sto lavorando per questo obiettivo, ormai, da tre anni, non l’ha scoperto ieri. Ci siamo perfino incontrati per raccordare le varie anime”.
Non pare che lui sia d’accordo…
“Io vado avanti e voglio ragionare di politica, non nei tribunali. Perché Rotondi contesta adesso che sono io il segretario e prima, invece, no? Non ci sono fughe in avanti. Io ho un sogno..”.
Lo condivida.
“Dicevano tutti che la Dc in Sicilia sarebbe rimasta al palo, io dicevo di no e i risultati mi danno ragione. Il mio sogno nasce dalla convinzione che in Italia ci sia voglia di Democrazia Cristiana e che basti toccare le corde giuste. Penso proprio di avere, ancora una volta, visto giusto. Se siamo uniti avremo qualche speranza in più”.
Dove guarda la Dc?
“Per come la vedo io è una forza moderata che guarda al centrodestra. Adesso abbiamo una destra con poco centro e servirebbe più equilibrio”.
Da osservatore, come valuta l’impatto di Elly Schlein sul Pd e sul contesto?
“Ha fatto una operazione verità, riportando il Pd a essere una forza di sinistra, di ispirazione comunista. Questo ha rimesso in moto il sistema e ricompattato gli schieramenti. C’è chiarezza: un centro, una sinistra e una destra. Tanta destra, ripeto”.
Ma allora il Partito Democratico, che voleva essere l’incrocio di due culture, ha fallito?
“Non si possono unire il diavolo e l’acquasanta, parlo in chiave figurata, senza perdere alla lunga l’ispirazione ideale. Ci sono anime che non possono conciliarsi. Chi può pensare che un cattolico e uno a cui va bene l’utero in affitto possano, ideologicamente, coesistere? Era chiaro che ci sarebbe stata una deflagrazione. E c’è stata”.
E dei centristi che dice?
“Vedo molto positivamente Matteo Renzi. Viene dalla Dc ed è un leader importante. Su Calenda non mi esprimo, è stato più volte scortese. Ma io non serbo rancore”.
Lei, durante la presentazione del documentario sulla sua esperienza, ha lanciato una sorta di appello-preghiera a don Luigi Sturzo…
“Luigino, gli ripeto sempre, ci vuole un miracolo per rifare la Dc, aiutaci tu… Noi democristiani abbiamo un sogno: un partito che si riconosca nella tematica dei valori, nella famiglia e nella dottrina sociale della Chiesa. Io ce la sto mettendo tutta e spero che chi si rivolge al mio stesso orizzonte possa perdonare i miei errori”. (rp)