Trabia: Dal M5s a Lega e Fi, Bondì torna sindaco: “Mi aiuterà anche Craxi” - Live Sicilia

Dal M5s a Lega e Fi, Bondì torna sindaco: “Mi aiuterà anche Craxi”

Una larga coalizione batte il candidato di Fdi

TRABIA (PALERMO) – Cinquantotto voti: tanto è bastato a Francesco Bondì per tornare a indossare la fascia tricolore di Trabia, comune del Palermitano che, dopo quasi un anno di commissariamento, ha vissuto una delle sfide più incerte di questa tornata elettorale. Erano infatti ben quattro i pretendenti alla carica di primo cittadino, in una corsa che ha visto i partiti spaccarsi (come Lega e deluchiani) e mischiarsi dando vita a coalizioni atipiche che hanno reso la partita ancora più aperta.

Alla fine su tutti l’ha spuntata Bondì, già sindaco dal 2010 al 2015, una lunga carriera politica alle spalle e capace di conquistare la vittoria con il 38% delle preferenze, appena due punti in più su Guido Miccolo. Un risultato che vale 11 seggi su 16 in consiglio comunale, frutto di una campagna elettorale basata sulla persona ma in cui hanno pesato anche gli endorsment di alcuni big del consenso di primo piano. Nei comizi e nelle riunioni elettorali hanno fatto capolino Cateno De Luca, con cui Bondì ha un rapporto di ferro, ma anche l’assessore regionale forzista Edy Tamajo, la deputata leghista Marianna Caronia ed esponenti del Movimento cinque stelle. Una corsa, quella del neo sindaco, benedetta perfino dal Partito socialista e dall’ex sottosegretario Bobo Craxi, arrivato a Trabia per una manifestazione di piazza. “Io sono di centrodestra, ma la mia è una coalizione trasversale – spiega Bondì a Livesicilia – Il comune di Trabia è in dissesto, non ha capiarea, le criticità sono tante e per questo serve il contributo di tutti. Io sono già stato sindaco e non devo fare carriera, bisogna insieme affrontare e risolvere i problemi”.

Una vittoria che ha fermato l’ondata meloniana che in tutta la Sicilia ha raggiunto percentuali a due cifre e conquistato comuni piccoli e grandi. Miccolo, fermatosi al 36%, in campagna elettorale è stato più volte affiancato dallo stato maggiore di Fratelli d’Italia: dalla deputata Carlina Varchi al senatore Raoul Russo passando per gli assessori regionali Alessandro Aricò ed Elvira Amata e il parlamentare regionale Fabrizio Ferrara, oltre al renziano Davide Faraone. Un sostegno che però non si è rivelato sufficiente. Al terzo posto, col 16%, si è piazzato Vincenzo Farruggia, sostenuto dal parlamentare leghista Vincenzo Figuccia, al quarto (10% dei voti) invece Marianna Piazza, vicina al deputato Ismaele La Vardera. Per nessuno dei due sono scattati i seggi.

“Trabia ha bisogno di tutti, anche di Fratelli d’Italia – spiega Bondì – Perché il M5s si è schierato con me, anche se sono di centrodestra? Perché il nostro partito si chiama Trabia e San Nicola (frazione di Trabia, ndr) e per risolvere i problemi abbiamo bisogno di attivare una rete di relazioni con tutti così da ripartire”. Relazioni anche con i cittadini emigrati all’estero, tanto da aver chiesto aiuto perfino a Bobo Craxi: “E’ stato sottosegretario agli Esteri, l’ho chiamato, gli ho chiesto una mano e lui non si è tirato indietro”.


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