Trafficanti, case d’asta e tombaroli: 55 indagati a Catania

Trafficanti, case d’asta e tombaroli: 55 indagati a Catania

A Londra vendute 23 monete siciliane di epoca greca a 88 mila sterline

CATANIA – Migliaia di monete antiche e reperti archeologici trafugati in Sicilia e rivenduti, all’asta o a collezionisti. Ipotesi di ricettazione di beni culturali, rivenduti poi a ignare case d’asta, a Londra o a Monaco di Baviera. Monete battute per decine di migliaia di euro. Scavi clandestini e tombaroli in azione in numerose zone archeologiche siciliane.

E ancora, l’esistenza di almeno due presunte organizzazioni criminali tra il 2021 e il 2022. 292 ipotesi di reato e 55 indagati, per cui sono state chieste misure che vanno dal carcere agli arresti domiciliari, all’obbligo di presentazione alla pg. Sono alcuni dei numeri della richiesta della Procura di Catania per cui il gip Simona Ragazzi ha notificato agli indagati l’invito a comparire per l’interrogatorio.

Gli interrogatori

Le ipotesi di reato, lo evidenzia il gip nel provvedimento notificato agli indagati, sono provvisorie. Si parla di una “cnr”, la comunicazione di notizia di reato dei carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale di Palermo, di oltre 4000 pagine.

Gli interrogatori si svolgeranno la prossima settimana, precisamente nei giorni 25, 26, 27, 28 e 29 novembre, al Tribunale di Catania. Un indagato, secondo l’accusa, avrebbe acquistato a Belpasso una moneta antica a 10 mila euro. E poi ne avrebbe anche ricevuta una riportante l’effigie di Zeus.

Le monete emesse dalla zecca di Siracusa

In un’altra occasione, uno degli indagati, avrebbe ricevuto a Belpasso, al prezzo di 2 mila euro, un lotto di monete. Ci sarebbero state, tra le altre, un denaro siciliano raffigurante Re Carlo I d’Angiò e uno romano raffigurante l’Imperatore Tiberio. E un sigillo in bronzo, in parte frammentato, raffigurante un leone e un grillo, risalente al periodo classico-siciliano. Era maggio del 2022.

Nello stesso periodo, sempre nella Scacchiera dell’Etna, alcuni appassionati d’arte avrebbero comprato monete archeologiche emesse dalla zecca di Siracusa. Il tutto al costo di 14 mila euro. Tra le altre, si sarebbe trattato di un Tetradramma di Agatocle di Siracusa e uno siculo-punico.

Gli scavi clandestini

Le due presunte organizzazioni criminali avrebbero operato in aree geografiche affini, contemporaneamente e in periodi differenti. La prima a Paternò da giugno del 2021 a dicembre del 2021 sarebbe responsabile di scavi clandestini ad Augusta, Ragusa, Aidone, Assoro, Termini Imerese, Cattolica Eraclea e Roccelletta di Borgia.

La seconda, tra Paternò, da giugno del 2021 all’ottobre 2022, con scavi ad Augusta, Siracusa, Lentini, Mineo, Ragusa, Termini Imerese, Mazzarino e Calatafimi-Segesta.

L’asta in Germania

Due indagati avrebbero venduto monete archeologiche a una casta d’aste di Monaco di Baviera. Sarebbe accaduto nel 2021. L’ipotesi è che 29 di queste monete siano state battute all’asta alla somma complessiva di oltre 42 mila euro. Alcune di queste monete risalirebbero al periodo dalla fine del V secolo agli inizi del III secolo avanti Cristo.

Parte di queste monete sarebbero state poi sottoposte a sequestro dall’autorità tedesca, in esecuzione di un ordine d’indagine europeo, emesso dalla Procura di Catania. 

L’asta a Londra

Un indagato è accusato di ricettazione di 39 monete archeologiche siciliane di epoca greca. E di averle cedute a una casa d’aste di Londra, tra giugno 2021 e marzo 2022. Ventitrè monete archeologiche, soprattutto siciliane di epoca greca, tra cui litrae, tetradrammi, denari e sesterzi, siciliani, calabresi e lucani, di provenienza illecita, sarebbero state vendute il 07 ottobre 2021 a 88.590,00 sterline.

Altre 14, soprattutto siciliane di epoca greca, tra cui dracme e tetradrammi emessi dalle zecche di Siracusa e di Akragas, nomos emessi dalla zecca di Taranto, stateri ed oboli, di provenienza illecita, sarebbero state vendute all’asta il 24 marzo 2022 per l’importo di 63.885,00 sterline.


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