CATANIA – L’omicidio di Alessandro Indurre al centro del dibattito in consiglio comunale. Non poteva essere altrimenti: d’altronde, il brutale fatto di sangue accaduto in pieno centro e in pieno giorno è avvenuto appena sabato scorso e ha turbato profondamente la città. Una città che adesso sembra avere più paura, e che chiede risposte.
Come fanno in aula i consiglieri comunali. Quelli di opposizione che incalzano l’amministrazione nell’agire, pur riconoscendo il ruolo marginale che ha nella gestione della sicurezza, e quelli di maggioranza che, al contrario, ne esaltano l’azione, mettendo l’accento sulla componente extracomunitaria della violenza.
Che se è vero che, nel caso specifico di sabato, vede un cittadino etiope reo confesso – ha sostenuto di avere agito per difendersi – è vero anche che, a fare da fondo a questi episodi è spesso la povertà, il disagio.
Ma torniamo al consiglio comunale. “La sicurezza non è responsabilità diretta del sindaco, certo – afferma Graziano Bonaccorsi – ma se ci sono sparatorie, atti di violenza, vuol dire che il territorio ha un problema e l’amministrazione può chiedere a Roma strumenti straordinari”. Il capogruppo del Misto suggerisce la convocazione di un nuovo Consiglio straordinario. “Lo chiederò alla Capigruppo. Occorre capire cosa sta succedendo”.
Il capogruppo di Forza Italia, Piermaria Capuana, si sofferma invece su quello che per lui è “un uso strumentale della questione sicurezza, ideologico”, dice, per poi annunciare “Chiederemo al ministro Piantedosi un rafforzamento dell’organico delle forze dell’ordine”.
Un tema ricorrente, quello della sicurezza, per l’esponente del Partito democratico, Damien Bonaccorsi, che parla di assenza di guida politica.
Ma è la consigliera del Movimento 5 stelle, Giannina Ciancio, a dare un taglio diverso al dibattito. Puntando i riflettori sull’emergenza sociale che nascondono i fatti di sangue di sabato, e sulla necessità di agire sulla città povera e marginale.
“È stata una settimana dura a Catania – dice. Calda non solo per il clima. E triste. Ed è inevitabile che si parli ancora di sicurezza. Dobbiamo interrogarci su cosa fare per evitare simili episodi”. Anche la pentastellata evidenzia il ruolo marginale dell’amministrazione per mettere un argine alla deriva violenta, “Il Comune non ha competenze dirette, è vero, ma alcune misure si possono mettere in atto – sostiene; alcune cose sono di competenza nostra, parliamo di povertà, servizi sociali che mancano, condizioni di marginalità che il Comune deve combattere. Quando mettiamo in corso questi interventi in campo stiamo facendo un buon servizio” – evidenzia, spostando poi il riflettore sul piano politico.
“Non abbiamo un assessore alla polizia locale – continua – io credo che un interlocutore politico per l’aspetto sicurezza sia necessario”.
Ed è proprio alla consigliera Ciancio che il sindaco Trantino si rivolge, inizialmente, in fase di replica.
“Ci siamo svegliati con le ossa rotte” – ammette il primo cittadino. Che però sottolinea le molte strumentalizzazioni del caso, bollandole come “mera propaganda politica”. “Apprezzo l’intervento di Gianina Ciancio – prosegue il sindaco. “L’obiettivo è rendere questa città normale, ma se si fanno i controlli, si diventa sindaco sceriffo”. Trantino risponde sui Servizi sociali, “gran parte del bilancio è aeroso dai fondi per i servizi sociali – dice – molti dei quali sono rivolti a persone che vengono da altre parti nel mondo”. Si sofferma, poi, sui migranti, ricordando il numero di cittadini stranieri sul territorio. “Nella legge dei grandi numeri – afferma – ci sono anche disadattati e quelli che hanno problemi mentali, e poi succede quello che stiamo vedendo.
La verità è che questi migranti devono capire che devono rispettare le regole – tuona. È ipocrita parlare di accoglienza se non si parla di integrazione”, dice ancora il sindaco citando l’intervento del capogruppo Capuana. “Non possiamo permettere che gente che ha problemi mentali possa fare quello che vuole”.
Il primo cittadino si sofferma su quanto fatto. “Io mi sono assunto le mie responsabilità ed esercito sempre il mio potere da pungolo verso Roma – dice. Ho chiesto interventi mirati anche sui parcheggiatori abusivi affinché sia reato penale, perché è come si operasse un’estorsione implicita”.
Trantino risponde anche sui dormitori, “è una cosa che abbiamo affrontato e stiamo arrivando a una soluzione”, sottolineando il grande lavoro fatto sugli asili nido. Per passare, poi, alla delega alla Polizia locale. “Al più presto l’assessore ci sarà”.

