TRAPANI – Quella del 26 marzo 2016 è una data speciale per Trapani e per il Trapani, e poco più di due mesi dopo potrebbe arrivare un’altra data ancor più speciale per la città e per la formazione granata. In quel giorno agli inizi della primavera, infatti, con la quarta vittoria consecutiva la formazione di mister Serse Cosmi si issava, per la prima volta dall’inizio del girone di ritorno, in piena zona playoff. E volete sapere qual era l’avversario di turno di Citro e compagni? Proprio così, proprio lo Spezia, l’ultimo rivale e l’ultimo ostacolo prima di una storica e imprevista finale per la promozione nella massima serie. Là dove osano le aquile, ed è là che proveranno ad osare i siciliani, provando a rivivere proprio quanto è accaduto in quel sabato di due mesi fa allo stadio “Picco”.
Il Trapani si presentava in terra ligure con una tranquilla decima posizione a quota 47 punti, quattro in meno rispetto allo Spezia nel frattempo passato tra le mani di mister Di Carlo, e che nel frattempo era reduce dalla bruciante eliminazione in coppa Italia, in un inedito e clamoroso quarto di finale contro la favolosa Alessandria. E l’inizio della partita sembrava chiaramente sorridere ai bianconeri. Pronti, via e Nenè portava subito in vantaggio i padroni di casa, in un pomeriggio in cui i granata non sembravano pienamente con la testa e con il corpo dentro la partita. Passano pochi minuti, e l’attaccante brasiliano colpisce anche un palo, facendo correre un altro brivido sulla schiena dei siciliani. “Mancano tre punti a quota 50 e alla salvezza, ci sta che la squadra stacchi la spina”, avranno pensato i tifosi e gli addetti ai lavori. Ma basterà l’intervallo per far cambiare radicalmente il verso delle cose.
Si torna in campo, e il Trapani che calpesta il prato del “Picco” è tutta un’altra squadra rispetto a quella abulica della prima frazione. Passano otto minuti, Nizzetto batte un calcio di punizione sul quale arriva Scognamiglio: tap in non pulitissimo ma essenziale ed efficace, quanto basta per battere Chichizola e gelare, per la prima volta ma non per l’ultima, il pubblico di fede spezzina. Il passaggio a vuoto causato dal gol dell’1-1 non è roba da poco, per una squadra che ormai da tempo veleggia nei quartieri nobili della cadetteria, il Trapani conferma di essere spensierato e soprattutto spietato quando gioca lontano dal “Provinciale”, e 19 minuti dopo piazza il colpo del ko: Petkovic per Citro per Nizzetto, che da assist-man si trasforma in match-winner, per il gol dell’1-2.
Il Trapani, dopo la partita di La Spezia, divenne virtualmente salvo in virtù del raggiungimento della fatidica quota dei 50 punti. Il Trapani, due mesi e due giorni dopo, tornerà sul campo del “Picco” per ottenere metà del passaporto verso una clamorosa finale playoff. Con la solita mentalità sfoderata in campo e ribadita a parole partita dopo partita, da Cosmi e dai suoi giocatori: “Possiamo fare male a qualunque squadra”.