PALERMO – Una vittoria e una sconfitta per le formazioni siciliane impegnate nel campionato di basket di serie A2. Continua a correre la Pallacanestro Trapani, che bissa il blitz di sette giorni fa a Latina, sconfiggendo la capolista Angelico Biella, al termine di una gara in cui la assenze forzate non hanno bloccato i granata al cospetto della migliore squadra del Girone Ovest. Si ferma ancora una volta lontano da casa, invece, la corsa della Fortitudo Moncada Agrigento, che lotta fino alla fine ma non riesce ad avere la meglio nella sfida contro la Europromotion Legnano. Una sconfitta che blocca il processo di risalita della classifica per la formazione guidata da coach Franco Ciani.
Nel giorno della centesima presenza in maglia granata di Andrea Renzi, la Lighthouse infligge la seconda sconfitta stagionale alla capolista, conquista la terza vittoria consecutiva e si proietta verso le zone nobili della classifica. Partita molto equilibrata nella prima metà (35-35 al 20’) ma nella terza frazione i padroni di casa realizzano ben 28 punti e riescono a ritagliarsi quel margine di vantaggio che, di fatto, Biella non riuscirà più a ricucire. Ottima la prestazione di tutti gli effettivi di coach Ducarello che, nonostante le pesanti assenze di Tavernelli e Tommasini, hanno messo in campo un agonismo che ha imbrigliato gli avversari ed ha permesso loro di conquistare i due punti. Finisce 85-73.
Una Fortitudo da pari e dispari va vicinissima al colpaccio in casa di Legnano, rimontando anche 19 lunghezze di svantaggio in una partita dove ha certamente commesso degli errori ma, a differenza di altre versioni molto più opache in trasferta, ha lottato su tutti i palloni per 40′, entrando nell’ultimo minuto in parità. Gara complicata per via del valore indiscutibile della formazione lombarda, ma anche perché qualche imprecisione offensiva di troppo e una mira sbilenca nel primo quarto hanno permesso ai padroni di casa di prendersi un vantaggio importante nel primo periodo, parzialmente recuperato però dagli agrigentini prima dell’intervallo grazie a un notevole sforzo difensivo e ai punti di Perrin Buford. Dopo l’intervallo, stesso copione: nel quarto dispari tanto impegno ma risultato a senso unico, nel quarto pari, l’ultimo, con un quintetto a dir poco sperimentale, la Fortitudo ha messo una enorme pressione sia sulla palla che sulle linee di passaggio, così come sui cambi sui blocchi. Nel finale, qualche episodio sfortunato e la precisione dei legnanesi dalla lunetta hanno fatto pendere la bilancia dalla parte della capolista. Ma, rispetto alle altre trasferte e segnatamente a quella di Treviglio, da questa partita si può ripartire con ben altro spirito.