TRAPANI – Dopo aver agganciato il treno playoff all’ultima chiamata, nella conclusione della regular season che ha regalato grande gioia alla squadra e alla città, la Pallacanestro Trapani è chiamata a una vera e propria mission impossible. Si va a giocare nel vecchio e glorioso PalaVerde, contro la De’ Longhi Treviso che tra la vecchia intelaiatura e gli innesti arrivati nella seconda parte della stagione, è diventata una delle squadre più forti dell’intera serie A2. Ugo Ducarello si prepara a vivere un’altra grande battaglia, dopo quella di dodici mesi fa in cui la formazione granata è stata fermata solo da una grande Leonessa Brescia, che al termine di quei playoff sarebbe poi salita al piano di sopra. Nessun timore reverenziale da parte di Trapani, con il coach che punta sulla fame dei suoi giocatori e sull’orgoglio della piazza per giocare la serie nel migliore dei modi. A partire dalla gara1 in programma proprio a Treviso durante il weekend.
Ugo Ducarello presenta una squadra che è pronta a tutto per salire in serie A, è che presenta al proprio interno caratteristiche importanti sia sul piano tecnico che su quello fisico, rendendosi dunque una delle principali candidate alla promozione: “È una squadra che corre tanto, i loro giocatori prendono tanti rimbalzi. È chiaro che è importante avere un’idea di cosa facciano sul piano difensivo, ma è altrettanto importante non perdere la fiducia se si commette un errore. Non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo fermarci, dobbiamo giocare duro in difesa e farli lavorare quando attacchiamo. Le squadre allenate da Pillastrini hanno sempre avuto dei down, ma hanno anche saputo risalire subito. Mi auguro che la storia possa ripetersi, noi siamo una squadra forte ma sappiamo benissimo com’è andata la stagione. Treviso l’affrontiamo cercando di fare una partita di mentalità, stando attenti a fronteggiare al meglio i miss-match sia tra esterni che con i lunghi e cercando di stare attaccati alla partita il più possibile, per mettere loro maggiore pressione. Cinque partite sono tante, può succedere di tutto. Noi l’anno scorso contro Brescia avevamo l’obiettivo di restare attaccati alla partita e per alcune situazioni hanno vinto loro. Nei playoff c’è sempre grande equilibrio, Treviso è una squadra giovane ma vincente e con gli attributi”.
Il coach granata, però, fa capire al tempo stesso che Trapani non reciterà il ruolo della vittima sacrificale della De’ Longhi, cercando di giocarsela al meglio delle proprie possibilità fin dalla gara1: “Noi andiamo lì cercando di giocare nel migliore dei modi e cercando di lottare in ogni partita, ovviamente andiamo lì per vincere, mica per perdere. Sono contento al 90% della nostra stagione, nello scorso weekend sono stato bombardato dai complimenti degli addetti ai lavori e dalla gente che ha seguito la nostra stagione, e che ha ammesso che nella nostra situazione si poteva pensare più a salvarsi che a fare i playoff. Sono contento soprattutto per i giocatori, che hanno fatto uno sforzo notevole. Per diciotto volte ci siamo allenati tutti insieme, è troppo poco, in me c’era tanta amarezza ma la squadra è rimasta attaccate al treno playoff e ci è salita. Ovviamente ringrazio la società per la sua grande vicinanza nei momenti difficili, ma soprattutto ringrazio ogni singolo giocatore che ha avuto la convinzione di entrare nei playoff. Non abbiamo mai avuto nessuna pressione, avevamo solamente l’idea di quelli che eravamo. Non abbiamo mai giocato male in casa, abbiamo perso tanti punti per diverse motivazioni, ma non certo perchè eravamo sotto pressione”.