Trivelle, dai vescovi ai Comuni |mobilitazione per il referendum - Live Sicilia

Trivelle, dai vescovi ai Comuni |mobilitazione per il referendum

La Conferenza episcopale auspica "massima partecipazione". Le iniziative del fronte del Sì.

Le iniziative
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PALERMO  – Ieri è toccato ai vescovi a invitare al voto per il referendum di domenica 17 sulle trivelle. Domani saranno i Comuni a parlarne. A battere un colpo ieri è stata la Conferenza episcopale siciliana: l’ufficio regionale per i Problemi sociali e il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato della Cesi auspica la “massima partecipazione al referendum”. La Cesi ritiene che ”vada sempre esercitato il diritto di voto, fondamento della democrazia ed orizzonte dei valori di responsabilità personale e partecipazione espressi dalla dottrina sociale della chiesa. Auspicando una previa riflessione personale e comunitaria sul tema referendario, la Commissione invita a realizzare la massima partecipazione alla prossima consultazione popolare”.

Domani sarà la volta dei sindaci siciliani. I primi cittadini dell’Isola parteciperanno alla conferenza stampa che si svolgerà a Villa Niscemi (alle 14.30, Sala degli Specchi) per manifestare le loro idee in merito al referendum abrogativo sulla legge ambientale che regola le trivellazioni in mare. L’Associazione dei comuni siciliani, promotrice dell’iniziativa, rivolge un invito ai primi cittadini affinché utilizzino tale consultazione come un’occasione per avviare, anche con i cittadini, momenti di riflessione e confronto sul modello di sviluppo economico che si vuole per il proprio territorio e sul rapporto che esso debba avere con le fonti energetiche.

Proseguono intanto le iniziative promosse dal fronte del sì. A Palermo domani, 14 aprile, con partenza alle 20.30 da piazza Castelnuovo e alle 21:00 da piazza Verdi, si snoderà per la città un grande serpentone a due ruote che ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di votare “sì” in occasione del Referendum di giorno 17 aprile. Ad organizzare la pedalata le associazioni InContemporanea Arte Attiva insieme con Sicilia a Ruota Libera. “SìAmo il Mare: due ruote contro le trivelle” è il nome dell’iniziativa che vedrà coinvolti anche Comitato No Triv, Legambiente, Cesvop, Fiab Palermo Ciclabile, Libreria del Mare, Museo del Mare Florio, Brigate Poeti Rivoluzionari, FMI, United Moto Club Palermo, Biotos centro culturale, Tour & Bike, OdV ANVVFC e Palermo Cycling ASD.

Oggi e domani sarà in Sicilia il costituzionalista Enzo Di Salvatore, estensore dei sei quesiti referendari inizialmente promossi da 10 regioni su sollecitazione del Coordinamento Nazionale NO TRIV insieme ad oltre 200 associazioni. Il docente illustrerà le ragioni del Sì in tre incontri: stasera a Catania (20,45 presso città insieme), domani alle 10 a Messina (a Palazzo Zanca col sindaco Renato Accorinti) e sempre domani alle 14,30 a Palermo a Villa Niscemi presso la sede dell’Anci con i sindaci Orlando, Accorinti, Ruvolo. Dalle 16.30 in poi presso Piazza Verdi, Teatro Massimo, si terrà un evento-festa di piazza a microfono aperto di informazione e sensibilizzazione dei cittadini al tema referendario ed al voto. Le testimonianze e domande dei cittadini alle quali Di Salvatore e gli altri partecipanti potranno rispondere, si intervalleranno con iniziative di carattere ludico e artistico di tutte le realtà che contribuiscono a promuovere il SI del 17 aprile.

Ieri alcuni parlamentari di Sinistra Italiana hanno organizzato un blitz alla piattaforma Prezioso, al largo delle coste della Sicilia. L’iniziativa ha visto protagonisti i parlamentari Nicola Fratoianni, Erasmo Palazzotto, Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, insieme a Luca Casarini del comitato nazionale. Arrivati a pochi metri dalla piattaforma, hanno esposto uno striscione con l’hashtag “VotaSì”. Si allarga intanto il fronte dei politici che si sono schierati per il Sì. Uultimi a pronunciarsi in tal sensosono stati in questi giorni i deputati regionali Pippo Gennuso, Marika Cirone e Nino Germanà. Favorevole tra gli altri anche il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. 


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