Troppe consulenze esterne| E sulla sanità interessi illeciti - Live Sicilia

Troppe consulenze esterne| E sulla sanità interessi illeciti

Gli enti locali siciliani fanno eccessivo ricorso alle consulenze esterne che mortificano la Pubblica amministrazione, con interessi personali che prevalgono su quello pubblico. E sulla sanità fioccano le condanne per errori sanitari, troppi day hospital, consulenze e prezzi gonfiati.

LA RELAZIONE DEI MAGISTRATI
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PALERMO – L’eccessivo ricorso a consulenze esterne rischia che “interessi di natura personale prevalgano sul pubblico interesse” e che si mortifichi “l’apparato amministrativo” interno. La magistratura contabile siciliana mette sul banco degli imputati proprio gli incarichi esterni degli enti locali isolani, che sono troppi e spesso non giustificati. E nel 2012 le citazioni hanno riguardato i comuni di Campobello di Mazara (sciolto per infiltrazioni mafiose), Polizzi Generosa, Palagonia e Lampedusa, la Provincia di Agrigento e lo Iacp di Messina. Casi che, in larga parte, riguardano contratti per giornalisti e addetti stampa.

La Corte ha inoltre condannato l’ex direttore amministrativo dell’Asp 3 di Catania, il commissario straordinario della Fiera del Mediterraneo, il presidente e il direttore generale del Crias e anche gli ex presidenti della Regione per il caso dell’ufficio stampa di Palazzo d’Orleans. Spesso, infatti, gli enti hanno fatto ricorso a consulenze senza verificare prima eventuali professionalità interne.

Altro settore su cui si è concentrata l’attenzione dei giudici è stata la sanità, pubblica e convenzionata, per il “rischio di esposizione ad interessi illeciti, sollecitati dalle rilevanti risorse finanziarie impegnate”. Le istruttorie hanno riguardato la gestione del personale, le procedure per la provvista di beni e servizi, l’attività professionale intra moenia e gli errori sanitari, e inoltre il “mancato utilizzo di attrezzature sanitarie e per illeciti nelle procedure di acquisto o forniture di beni o servizi, in particolare di materiale di consumo specialistico, disposte senza il ricorso alle procedure di evidenza pubblica”. Tra i vari casi, spicca quello del direttore generale dell’Ausl di Siracusa per il danno erariale di 600mila euro per una consulenza sulla sicurezza dei luoghi di lavoro il cui ammontare “risultava ingentissimo in relazione all’oggetto ed alla durata del contratto”, o i prezzi eccessivi dei farmaci acquistati dal Policlinico di Messina. Indagini in corso sulla realizzazione di una residenza sanitaria assistenziale, inaugurata prima del collaudo e non entrata in funzione per un lungo periodo di tempo. Condannati due medici per errori sanitari, mentre sono troppi anche i dati sulla gestione dei ricoveri: “Al riguardo – ha affermato il procuratore regionale, Carlino – vengono spesso segnalati danni per casi di ricorso ingiustificato ed esorbitante a ricoveri in day hospital”.

Twitter: @robertoimmesi


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