I vigili del fuoco e il nucleo investigativo della polizia scientifica dei carabinieri hanno recuperato, la notte scorsa, il teschio dell’uomo trovato, ieri, dentro un pozzo nelle campagne di Agira, a poca distanza dall’autostrada. Grazie alle idrovore dei Vigili del fuoco dopo che ieri erano stati recuperati il bacino, gli arti inferiori ed i piedi della vittima insieme ai vestiti. Il corpo sarebbe rimasto nel fango del fondo del pozzo per anni. Si cerca, infatti, di raschiare ora la base per capire se il cadavere sia stato gettato con dei pesi per evitare che venisse a galla. Intanto gli inquirenti, in attesa dei risultati degli esami medici confrontano i dati degli scomparsi degli ultimi anni non solo della zona di Enna: la campagna dove è stato trovato il corpo si trova a poche centinaia di metri dalla autostrada e chiunque avrebbe potuto utilizzarla per disfarsi del corpo.
Solo l’esame da parte del medico legale potrà stabilire la data e le cause della morte, mentre per risalire all’identità della vittima saranno necessarie approfondite analisi scientifiche. I carabinieri, che conducono le indagini, non escludono alcuna ipotesi: incidente, suicidio, omicidio. L’ultima scomparsa, in provincia di Enna, risale a quattro anni fa, un anziano che si era allontanato da una casa di riposo a Nicosia; sei anni fa invece scomparve un autotrasportatore.