CATANIA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno denunciato un 38enne di Napoli per truffa aggravata, ferma restando la presunzione di innocenza. L’uomo ha raggirato una 84enne di Fiumedinisi, in provincia di Messina, spacciandosi per un appartenente alle forze dell’ordine. Con tono concitato le aveva riferito che il figlio aveva investito un ragazzo ed era stato arrestato, e che per aiutarlo era necessario consegnare subito una somma in denaro o oggetti in oro.
La truffa del “finto arresto”
Preoccupata per il figlio, la donna ha consegnato 600 euro in contanti e vari preziosi a un individuo che si è presentato alla sua porta. Arraffato il bottino, il truffatore si è allontanato a bordo di un’autovettura, lasciando l’anziana in lacrime. Una vicina di casa, sentendola piangere, ha compreso l’inganno e ha subito chiamato il 112. Messa in contatto con i Carabinieri, le è stato assicurato che il figlio stava bene e che doveva recarsi subito in caserma per fare denuncia.
La fuga a Catania
Mentre la signora sporgeva denuncia, la Centrale Operativa di Messina, comunicando con quella di Catania, ha rapidamente attivato le pattuglie sul territorio per rintracciare il veicolo sospetto, fornendo anche la descrizione dell’uomo. Grazie all’acquisizione delle registrazioni degli impianti di sorveglianza nel paese, i Carabinieri sono riusciti a risalire alla targa del veicolo, diramandone le ricerche “via radio”.
Dopo meno di un’ora, il veicolo è stato individuato e fermato da un equipaggio del Radiomobile nel centro di Catania. Il conducente, che corrispondeva alla descrizione, è stato identificato come il 38enne campano, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici.
L’uomo aveva con sé un borsello con parte della refurtiva, ma i Carabinieri hanno intuito che aveva nascosto il resto. Consultando la banca dati delle Forze dell’Ordine, hanno individuato la struttura ricettiva dove alloggiava. Nella sua stanza, dietro uno specchio, hanno scovato una busta contenente 2 mila euro, e dentro un armadio un ulteriore sacchetto pieno di oggetti in oro e bigiotteria, molti dei quali sono stati riconosciuti e restituiti alla vittima.
Anche i 600 euro consegnati dalla donna al truffatore le sono stati subito restituiti, mentre la restante parte del denaro è stata sottoposta a sequestro penale. Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, il truffatore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

