Pinilla gol, il Palermo c'è - Live Sicilia

Pinilla gol, il Palermo c’è

Il Giovane Palermo c'è. Ha ancora i suoi pezzi pregiati da lucidare: l'argenteria di famiglia, col diadema di un gol che permette la vittoria sul Grifone. Il Genoa invece è il solito mistero buffo.
Genoa battuto
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Il Giovane Palermo c’è. Ha ancora i suoi pezzi pregiati da lucidare: l’argenteria di famiglia, col diadema di un gol che permette la vittoria sul Grifone. Il Genoa invece è il solito mistero buffo. Una squadra dalla concezione estetica appannata e dalla tessitura misteriosa. Ogni anno pronosticano che spaccherà il mondo. Ogni anno Gasperini bollisce sempre di più i suoi “vorrei ma non posso” in un giochicchiar di metallo rugginoso e poco nobile.

Se i solisti rosanero suonano come sanno, non ce n’è per nessuno. Ma sono giovani e subiscono sbalzi d’umore. Possono partire in lieta falange sulle note dell’entusiasmo. Un minuto dopo si rattrappiscono, gravati da chissà quale male oscuro. E’ che il Palermo non avrà mai il tempo di crescere. La macchina zampariniana dei soldi e del consenso prevede una formazione sempre verde, senza eccessive maturazioni. Una nidiata di eccelsi pulcini da rivendere, affinché mettano gli speroni dei galletti altrove. Si vince poco così. Al massimo, si vince qualche bella partita.

Primo tempo del Palermo sontuoso, Grifone intermittente con Toni in avanti (ma perché fischiarlo ancora, povero diavolo?). Un paio di punzecchiature gasperiniane. Uno sproposito di occasioni dissipato dal Palermo. Pinilla contro Eduardo, praticamente. Il portierone genoano ferma il nostro in solitaria corsa al gol, con un’uscita garibaldina. Poi vede per due volte il pallone schiantarsi sul palo. Fino alla rete che tutto decide. Tacco di un Pastore di grandissimi lampi, un po’ nascosto nel secondo tempo. Mauricio scarica. Uno a zero a una manciata di minuti dalla fine del tempo.

La ripresa è un’insalata insipida. La notizia più importante è l’ingresso di Fabrizio Miccoli a tredici minuti dal gong. Con i garretti a posto sarà utilissimo. Per il resto, taccuino candido. Pastore si divora un gol. Lo stesso fa Veloso dall’altro canto, passando a Sirigu la palla di un rigore in movimento. Rossi inserisce Goian a blindare il golletto. Gasperini affastella truppe fresche che non servono alla causa. Finisce uno a zero. E col Palermo conviene ridere o piangere alla giornata, senza calcoli. Dunque, stanotte, si rida.

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