“Aboliamo le province” chiede il Pd. “Aboliamo le province” pretende Fli. “Aboliamo le province” rilancia l’Udc, perché si tratta di “enti inutili” come ha ribadito anche l’Mpa. Tutti d’accordo.
E infatti, tra poco potrebbe arrivare in Aula un ddl sulla creazione di una nuova provincia siciliana, quella di Gela. La legge, per essere precisi, non è stata partorita dal parlamento. Si tratta, infatti, di un ddl di iniziativa popolare, con l’obiettivo di inserire nella costituenda provincia di Gela i comuni di Niscemi, Mazzarino, Butera, Licata e Piazza Armerina. Altri comuni potrebbero chiedere successivamente l’inserimento nel nuovo ente: entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge su Gazzetta ufficiale, infatti, località distanti meno di 40 chilometri in linea d’aria da Gela potranno aderire alla nuova provincia.
La legge porterebbe a un “dimagrimento” della province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna. Il ddl è stato annunciato in Aula il 28 settembre scorso. A quel punto l’Ars, così “ostile” (oggi) alle province, avrebbe potuto discutere immediatamente la norma ed eventualmente “bocciarla”.
Invece, il 6 ottobre viene assegnata alla prima commissione (Affari istituzionali) dove è rimasta “ferma” fino allo scorso 12 luglio.
È in quella seduta della commissione che si passa all’esame del ddl. E in quella sede, il democratico Lillo Speziale solleva il problema mettendo in luce l’equivoco in cui rischia di cadere l’Ars: “pur non essendo contrario in modo precipuo all’istituzione della provincia di Gela – si legge nel resoconto della seduta della prima commissione del 12 luglio – più in generale (Speziale, ndr) non è favorevole al mantenimento delle province. Dichiara, infatti, a tal proposito che è suo intendimento presentare un disegno di legge per la soppressione delle province e ritiene che se tale obiettivo venisse realizzato si otterrebbe un enorme risparmio per il bilancio della Regione. Reputando, peraltro, che l’invio in Commissione del disegno di legge relativo all’istituzione della provincia regionale di Gela, di iniziativa popolare, sulla base della normativa che disciplina la materia, potesse essere evitato, mediante l’esame diretto da parte dell’Aula, esprime formale richiesta al Presidente della Commissione affinché il disegno di legge venga iscritto all’ordine del giorno dell’Aula e chiede altresì che si avvii il procedimento per la più celere approvazione del disegno di legge sulla soppressione delle province”.
Insomma, l’Aula vuole abolire le province. E sarebbero pronti disegni di legge d’iniziativa governativa e parlamentare. Che, per la verità, ancora nessuno ha visto. Ma adesso le province stanno davvero sullo stomaco a tutti. Adesso. Mentre qualche mese fa, invece, l’Ars ha ritenuto di dover rimandare alla discussione della Commissione il testo. Quel testo che presto sarà a Sala d’Ercole. Dove i deputati potranno dimostrare che l’abolizione delle province non è solo uno spot. E che non si sta, semplicemente, cavalcando il diffuso sentimento di “antipolitica”.
Basta poco, per il momento: evitare di crearne una nuova. Sull’abolizione, invece, si attende l’annunciata pioggia di ddl. Ma quella pioggia arriverà davvero?