MESSINA – Si è concluso pochi minuti fa l’interrogatorio di garanzia del ventunenne giarrese arrestato dai carabinieri per omicidio stradale aggravato dallo stato di alterazione psicofisico, dalla mancanza del titolo abilitativo alla guida, oltre che dal mancato rispetto delle norme del codice della strada. L’incidente è quello avvenuto sulla tangenziale autostradale di Messina: l’indagato viaggiava su un Suv Porsche e ha tamponato l’auto in cui viaggiava la vittima con i familiari che sono rimasti illesi. Il giovane, assistito dall’avvocato Enzo Iofrida, ha spiegato al gip Fiorentino come è avvenuta la dinamica dell’incidente fino all’esplosione dell’airbag. Immediatamente dopo l’incidente aveva negato di essere essere lui alla guida in quanto privo della patente. Aveva dichiarato che alla guida c’era l’occupante del posto anteriore passeggero, evidentemente con l’accordo di quest’ultimo. Nelle ore successive avuta contezza della tragedia i due si sono decisi di costituirsi e dichiarare il vero. Il giorno successivo, avuta notizia dell’incarico al consulente medico legale per l’effettuazione della autopsia sulla vittima, entrambi accompagnati dall’avvocato Iofrida, sono andati dal pm per riferire la verità prima dell’autopsia. Dopo pochi giorni, il reale conducente dell’auto è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia in carcere. La misura è stata eseguita dai carabinieri di Giarre dove lo stesso si è recato spontaneamente dopo aver saputo di essere stato cercato dalla polizia. Le indagini sul sinistro avvenuto lo scorso giovedì sono state svolte dalla Polizia Stradale di Messina con il coordinamento della procura dello Stretto.
Arrestato catanese per omicidio stradale: interrogato dal gip
Lo scontro giovedì scorso. In un primo momento il 21enne aveva negato di essere alla guida
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