Prosegue in solitudine la latitanza di Giacomo Bozzoli, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio, il cui corpo fu gettato dentro il forno: compagna e figlio sono rientrati da Marbella a Brescia.
La famiglia ha trascorso dieci giorni dal 20 al 30 giugno in un albergo di Marbella. Il 1 luglio, invece, in un altro albergo, sempre nella stessa località spagnola, è risultato registrato solo il passaporto della moglie Antonella Colossi. Giacomo Bozzoli ha proseguito la fuga da solo altrove.
Secondo gli investigatori, Bozzoli potrebbe avere organizzato un depistaggio la mattina del 24 giugno. Tra le 5:51 e le 6:03 la sua Maserati Levante era stata registrata dai lettori di targa tra Manerba del Garda e Desenzano, in provincia di Brescia. C’era sicuro l’uomo al volante?