ROMA – Venti di guerra in Ucraina. La crisi con la Russia non sembra andare verso segnali di de escalation. Putin sottolinea che gli interessi e la sicurezza della Russia sono “non negoziabili” ma si dice “aperto al dialogo” e parla di possibili “soluzioni diplomatiche” per la crisi in Ucraina. Secondo Biden, Mosca potrebbe decidere di lanciare attacchi contro varie città del paese, “compresa la capitale Kiev”. Per la Nato, che si attende un attacco su larga scala, “è il momento più pericoloso per la sicurezza europea da generazioni”. Il Pentagono conferma l’invio nei paesi baltici di un battaglione di fanteria (800 uomini) dall’Italia, nonché otto F35 e 20 elicotteri da attacco Apache dalla Germania, mentre altri 12 elicotteri dello stesso tipo saranno spostati dalla Grecia in Polonia.
L’Ucraina annuncia la mobilitazione dei riservisti e chiede ai suoi connazionali di lasciare “immediatamente” la Russia. Papa Francesco chiede che le parti coinvolte “si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, screditando il diritto internazionale”.
Intanto, si moltiplicano le sanzioni contro la Russia. Dopo Stati Uniti, Regno Unito e Germania, nella notte anche Canada e Giappone hanno deciso di applicare alcune restrizioni nei confronti di Mosca. La Cina si oppone a queste misure e chiede alle parti di dialogare. Il segretario generale dell’Onu, Guterres, avverte il Cremlino che “i principi della Carta Onu non sono un menu a la carte. Non possono essere applicati selettivamente. Gli Stati membri devono applicarli tutti”. Oggi il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, terrà un’informativa sulla crisi in Ucraina prima al Senato (alle 12) e poi alla Camera (alle 16).