Ugl: "Riforma 118 indispensabile | L'assessore parli con i sindacati" - Live Sicilia

Ugl: “Riforma 118 indispensabile | L’assessore parli con i sindacati”

La nota del segretario regionale Carmelo Urzì.

PALERMO – “La riforma della Seus 118, con la trasformazione in azienda regionale per l’emergenza e urgenza sanitaria (Areus), è un iter divenuto ormai indispensabile perché una grossa regione come la Sicilia non può più permettersi di mantenere una struttura frammentata, antiquata e scarsamente efficiente”. Lo dice il segretario regionale della Ugl Sanità, Carmelo Urzì. “Si tratta però di un iter, a nostro avviso, altamente delicato che riteniamo debba essere programmato condiviso non solo con i tecnici, ma anche con i rappresentanti dei lavoratori. Per questo motivo – prosegue – ci aspettiamo che l’Assessorato a breve provveda ad istituire un tavolo tecnico di confronto su quello che dovrà essere l’intera organizzazione aziendale e soprattutto per la tutela dei livelli occupazionali, visto che ad essere interessati sono oltre 3000 dipendenti. Ci saranno molti passaggi da definire nella costruzione del nuovo contenitore, che non possono tralasciare aspetti come l’efficienza e l’economicità dei servizi, oltre che la definizione di una seria pianta organica dove si possano davvero collocare, attraverso il concorso e con il giusto contratto collettivo del pubblico impiego, i nuovi assunti (con l’intento di svecchiare un organico dall’età media attuale di circa 50 anni) ma anche i dipendenti che da 20 anni operano in quest’azienda, cui sarà riservata una quota così come previsto dalla legge”.

“L’emergenza e l’urgenza sanitaria – conclude – a nostro avviso deve diventare un servizio del tutto autonomo, senza dover attingere a forza lavoro esterna, ed iniziare ad investire in modo più incisivo nella formazione del personale e nella sicurezza di mezzi e strutture. Quello di oggi è un sistema delirante che va cambiato e non possiamo consentire che venga, come al solito, preso in ostaggio da chi antepone il gioco delle poltrone agli interessi dei siciliani utenti del servizio sanitario regionale”.


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