Mike Bongiorno se n’è andato a 85 anni a Montecarlo, per infarto. Si chiamava Micheal Nicholas Salvatore. Il nonno paterno, Michelangelo Bongiorno, era emigrato da Campofelice di Fitalia a quel tempo frazione di Mezzojuso in Sicilia, dove aveva una bottega (da lì una querelle per accaparrarsi l’illustre origine). Una vita avventurosa, da subito. Mike durante la seconda guerra mondiale abbandonò gli studi e, grazie alla sua conoscenza dell’inglese, fu impiegato come staffetta per le comunicazioni tra Alleati e gruppi partigiani. Per questo andò vicino alla morte. Fu catturato dalla Gestapo e messo al muro per essere fucilato, ma si salvò perché fu perquisito e gli agenti tedeschi gli trovarono i documenti americani.
Il resto è la storia di una carriera su cui non è mai tramontato il sole fino alla fine. Fu lui a importare dagli Stati Uniti il quiz televisivo e a dar vita, più tardi, a format innovativi e a uno stile di conduzione che ha cambiato la storia della tv italiana. La sua biografia è piena di colpi di scena. Una vita in Rai, poi il clamoroso passaggio alla tv commerciale, della quale capì benissimo le potenzialità e gli sviluppi possibili. Poi, la recente clamorosa rottura con Mediaset e l’avventura prossima con Riskytutto. Lascia la moglie, Daniela, e i tre figli Michelino, Nicolò e Leonardo.
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