Era il 1990 e Telemike, uno dei quiz più amati della televisione italiana, teneva incollati allo schermo milioni di spettatori. A guidare il programma, con il suo stile inconfondibile tra rigore e ironia, c’era Mike Bongiorno, il re dei quiz, l’uomo che sapeva trasformare un colpo di scena in storia televisiva.
Il 3 maggio il conduttore presentò una nuova concorrente, la 30enne romana Maura Livoli, che rispondeva a domande su Gugliemo Marconi. “Dopo tanto tempo abbiamo una donna che potrebbe diventare campionessa”, esultò il padrone di casa. Ma il suo entusiasmo durò poco.
L’occhio vigile di Mike Bongiorno notò qualcosa di strano: “Signorina, posso domandarle cosa sta facendo in questo momento? Cos’è che ha nascosto lì? Lei stava armeggiando mentre io leggevo la domanda”, sentenziò. “Erano i miei appunti”, confessò subito Maura Livoli.
E lì partì una ramanzina passata alla storia. La reazione di Mike Bongiorno fu immediata, severa, quasi paterna nella forma, ma durissima nella sostanza. In diretta nazionale, davanti a milioni di telespettatori, la concorrente venne smascherata.
Mike Bongiorno e la ramanzina a Maura Livoli
“Complimenti signorina. Mi meraviglio di lei… come gli scolaretti a scuola – la bacchettò Mike – Come si permette? Mentre io sto leggendo le domande per un valore di 120 milioni…lei stava compiendo una truffa. Per me deve essere squalificata. Ci sono circa 7-8 milioni di persone che la vedono e lei era qui che armeggiava guardando sotto con i foglietti e poi se li nasconde nel seno. Ma è possibile? Una laureata, una persona come lei”.
“Incredibile! Dal 1955 faccio quiz, sono partito con ‘Lascia o raddoppia’. Non mi è mai successo di sorprendere un concorrente che nel momento in cui sto leggendo le domande tira fuori gli appunti nella speranza che magari le domande riguardino quello che si è messo lì – aggiunse il conduttore sempre più inferocito – Comunque lasciamo perdere. Signorina, preferisco non parlare con lei perché altrimenti diventerei villano”.
L’aspirante campionessa ebbe un mancamento
Il signor Carosi fu incoronato campione dai notai, mentre Maura Livoli fu squalificata e accusò un mancamento. “Signori, volete prendere la signorina e portarla fuori? Adesso non so se facciamo delle sceneggiate oppure…Vabbè, lasciamo perdere – sbottò Mike Bongiorno – Mi spiace per lei ma non posso perdonare un concorrente che cerca con mezzi illeciti di guadagnare ben 120 milioni. Non sono mica due lire, eh. Dobbiamo essere severi davanti a questi fatti”.
Mike Bongiorno usò un tono fermo e deciso, quasi a voler ricordare che la televisione, oltre all’intrattenimento, era anche una scuola di disciplina e correttezza. Nessuno spazio per l’inganno, nessuna indulgenza per chi provava a piegare le regole.
Cosa fa oggi Maura Livoli, bacchettata in tv da Mike Bongiorno
Una severità che scosse non poco l’aspirante campionessa. Maura Livoli parla di “umiliazione” in un’intervista rilasciata oggi al “Corriere della Sera” a distanza di 35 anni da quell’episodio. L’ex concorrente di Telemike ha 67 anni, vive ancora a Roma dove esercita la professione di psicologa e psicoterapeuta. La donna racconta di essere stata colpita da una colica renale durante le registrazioni. Un problema di salute poi certificato all’ospedale San Raffaele di Milano.
“Chiesi di interrompere – afferma – In studio derubricarono il caso a un attacco d’ansia, quelli che io curo, e mi diedero delle gocce. Andai avanti, ma non ero lucida”. Riguardo agli appunti nascosti nel reggiseno dice: “Furono un errore. Ma glielo ripeto: non ero in me (…) Mi servivano per ripassare, non c’erano scritte le domande”.
“Meritavo la squalifica, ma fu il modo a ferirmi”
Maura Livoli reputa esagerata ed eccessivamente severa la reazione del presentatore scomparso nel 2009. “Si metta nei panni di una ragazza di trent’anni – sottolinea – Meritavo la squalifica, ma fu il modo a ferirmi, come venni trattata in onda, addirittura si parlò di sceneggiate (…) Se in quella puntata al posto della signorina Livoli ci fosse stato un uomo la reazione sarebbe stata diversa. Meno aggressiva”.
La 67enne parla di “gogna”: “Ho sofferto e pianto, anni dopo dovetti cambiare nome sui social”. “Dopo la messa in onda divenni un bersaglio, ricevevo telefonate anonime a casa – confida – (…) Con mio padre decidemmo di chiedere un risarcimento, che avremmo devoluto in beneficenza. Dopo dieci anni venne archiviato tutto (…) E pensare che non ci dovevo neanche andare, a Telemike”.
Maura Livoli ha “perdonato” Mike Bongiorno
Quella scena non l’ha più rivista. “Pensi che non ho più neanche la cassetta”, rivela. E tornasse indietro, non parteciperebbe più al quiz di Canale 5, anche se i quiz li guarda “e, non per vanità, ma le so tutte”.
Infine, una battuta su Mike Bongiorno che, dopo quello spiacevole episodio, rivide solo una volta in tribunale: “L’ho perdonato: lui era solo il conduttore di una trasmissione ben più grande, la sua responsabilità fu l’aver usato quei modi. Il castello su quella vicenda lo costruirono altri. Ripeto: a fronte di un mio errore”.
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